Riunione progressioni economiche: AL PEGGIO NON C'E' MAI FINE @usbgiustizia

Roma -

L'accordo a perdere del 26 aprile 2017, continua a far discutere ma quel che è peggio gli stessi protagonisti della sottoscrizione non riescono a rispettarlo e farlo rispettare. Infatti i numerosi impegni presi dall'amministrazione si sono concretizzati, fino ad oggi, nell'unica cosa utile alla stessa: la rimodulazione dei profili professionali. In sostanza i lavoratori si sono risvegliati il 15 novembre 2017 e si sono ritrovati a svolgere maggiori compiti a costo zero.

La riunione odierna, aggiornata poi al 21 dicembre, avrebbe dovuto illustrare tecnicamente come procedere con i bandi sulle progressioni economiche invece ci è stato comunicato che il MEF e la Funzione Pubblica avevano sollevato dei rilievi circa il mancato inserimento, tra i punteggi, della valutazione professionale. Pertanto andrà modificato in tal senso l'accordo.

 

Verrà probabilmente preso come parametro la valutazione fatta tra gli anni 2013 e il 2015. I lavoratori sanno benissimo cosa è successo negli uffici giudiziari circa la farsa della valutazione "adeguato e più che adeguato" utilizzata, a posteriori, da dirigenti che in tantissimi casi, in quegli anni, stavano in altri uffici. Ogni ulteriore commento si rende superfluo.

 

Quindi al danno economico che subiranno oltre i due terzi del personale, costretti a finanziare con i loro soldi la progressione dell'altro terzo, si aggiunge la beffa delle valutazioni posticce.

 

La USB, a questo punto, ha chiesto di conoscere dove sia finita la quota parte spettante ai lavoratori (circa 43 milioni) proveniente dai risparmi di gestione seguiti alla realizzazione della digitalizzazione del processo civile e che potrebbero essere utilizzati per procedere alla progressione giuridica ed economica di tutto il personale.

 

Inoltre ha sottolineato la necessità di procedere al passaggio di tutti gli ausiliari nella seconda area e conseguentemente di procedere alla riqualificazione di tutto il personale giudiziario e di procedere senza indugio alla ricollocazione degli idonei del 21 quater estendendo le procedure a tutti gli apicali esclusi nella precedente legge.

 

La USB ha inoltre sottolineato che non è più tollerabile che il personale in servizio venga trattato come l'ultima ruota del carro e continuamente sacrificato ai superiori interessi dell'amministrazione. In sostanza doveri tanti ma diritti nessuno: niente riqualificazione, niente interpelli, niente mobilità verso l'esterno. Questo significa calpestare la dignità dei lavoratori ma, a tutto c'è un limite.

 

Occorre cambiare rotta con USB si può!

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