I lavoratori del Tribunale di Roma dicono: Basta con la campagna di criminalizzazione dei Pubblici Dipendenti (volantino, lettera di protesta al Ministro e avviso all'utenza)

Roma -

I lavoratori sono stanchi di essere additati come fannulloni, la campagna denigratoria e di criminalizzazione della categoria sta assumendo proporzioni gigantesche e infonde nell’opinione pubblica la convinzione che la responsabilità del cattivo funzionamento della Pubblica Amministrazione e nello specifico della Giustizia sia da addossare ai lavoratori.

Il cittadino deve sapere che la maggior parte dei tribunali, alcuni anche pericolanti, sono fatiscenti e insufficienti a contenere persone, scrivanie e fascicoli; le attrezzature sono inadeguate ed obsolete; mancano: la carta per le fotocopie, le penne, il materiale elettrico e qualche volenteroso provvede a proprie spese.

Il cittadino deve sapere che nel corso degli ultimi anni i giudici sono quasi raddoppiati mentre il personale amministrativo è sensibilmente diminuito sia per il blocco del turn over che per la contrazione degli organici dovuti ai tagli che le varie finanziare hanno stabilito.

Il cittadino deve sapere che le riforme sulla giustizia varate dai governi, susseguitesi a ritmo vertiginoso negli ultimi anni, sono risultate inefficaci e inidonee a risolvere i mali della giustizia: pertanto fallimentari.

Ora si vorrebbe far credere che tutto ciò è responsabilità dei  pubblici dipendenti; vogliono far apparire i lavoratori dei carnefici in realtà, in quanto anelli più deboli della catena, sono vittime così come il cittadino.

A questo punto è giunto il momento che chi ha il compito di far funzionare il  Servizio Giustizia esca allo scoperto e  si assuma le proprie  responsabilità.

La destrutturazione della Pubblica Amministrazione è una volontà politica e non  una cosa ineluttabile come qualcuno vuol far credere  adoperandosi nell’ additare i lavoratori come dei fannulloni.

L’inchiesta del giornale La Repubblica ha evidenziato tra i tanti problemi anche quelli  legati alla omessa vigilanza e custodia della carte processuali e conseguentemente mancato rispetto della privacy, il bicchiere è colmo: a questo punto non è più possibile sopperire alle croniche carenze ed inefficienze dell’Amministrazione senza alcuna tutela, anzi con il Ministro che invece di chiarire in quali condizioni si è costretti ad operare minaccia l’invio degli ispettori.

Ben vengano Ministro gli ispettori, questa volta saranno i lavoratori ad accompagnare e denunciare le condizioni in cui versa il servizio Giustizia.

A far data dal 5 febbraio 2007 i lavoratori del Tribunale di Roma e di tutti gli uffici giudiziari sono legittimati ad osservare rigorosamente: le norme sulla privacy e custodia dei fascicoli nonchè il sistema di classificazione del personale svolgendo le sole  mansioni  loro attribuite dalle norme processuali, dalle leggi speciali e dai contratti di lavoro.

La RdB P.I.  è consapevole che tale iniziativa, per quanto rispettosa delle leggi, determinerà gravi disagi per l’utenza ma, la situazione non può essere più tamponata.

La RdB P.I. si fa garante  della tutela dei lavoratori qualora dovessero subire atteggiamenti intimidatori o prevaricatori.

SI ALLEGANO COPIA DEL PRESENTE VOLANTINO - COPIA DELLA LETTERA RdB/CUB PI AL MINISTRO - COPIA DELL'AVVISO ALL'UTENZA