INTERPELLO: Richiesta di incontro al Capo Dipartimento

In allegato la lettera che la USB ha spedito al capodipartimento sottolineando le criticità e incongruenze del bando di Interpello, come la mancanta pubblicazione di alcune figure e l'eseguità per altre.

Roma -

Oggetto: Pubblicazione Interpello Nazionale.

 

In data odierna è stato pubblicato l’interpello nazionale per posti vacanti, rivolto al personale dell’Organizzazione Giudiziaria, nella intranet del sito della Giustizia.

 

La USB P.I. – Giustizia con nota 25 giugno 2014, che si allega per maggiore comprensione, aveva chiesto un incontro al Capo di Gabinetto ed al Capo Dipartimento reggente sulla materia in oggetto.

 

Alla richiesta di cui sopra, da parte dell’Amministrazione, alcun seguito è stato dato, anzi si è deciso di procedere all’interpello con le stesse modalità dei precedenti le cui incongruenze e difficoltà dovrebbero ormai essere note all’Amministrazione.

 

Incongruenze e difficoltà che hanno contribuito a fare slittare le scadenze già definite nell’accordo 9 ottobre 2012.

 

Siamo al primo giorno e già arrivano copiose le mail di lamentele dei lavoratori, i quali evidenziano alcune contraddizioni del bando.

 

Inoltre, numerose figure professionali sono state escluse dall’interpello nazionale, nonostante le rilevanti scoperture di organico. Al di là della notevole ingiustizia e penalizzazione, il minimo sarebbe conoscere le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione ad operare tali scelte e la possibilità per le OO.SS. di contro ribattere e confrontarsi su tali elementi.

 

Questa O.S. ad ogni buon conto, coglie l’occasione per darLe il benvenuto ed augurarLe buon lavoro, auspicando che una nuova stagione si apra rispetto alle corrette relazioni sindacali messe a dura prova dalle passate gestioni.

 

Nel frattempo rinnova la richiesta di incontro, tale opportunità sarà utile per rappresentare le difficoltà e il grave scontento che serpeggia tra il personale, visto il silenzio assordante che permea il futuro dei lavoratori giudiziari anche rispetto all’interpello e alla mobilità dall’esterno.

 

Quanto sopra per evitare derive pericolose alimentate da personaggi, privi di qualsiasi scrupolo, i quali approfittando del malcontento diffuso tra i lavoratori non esitano a portare acqua al proprio mulino piuttosto che salvaguardare gli interessi generali.

 

In attesa di un sollecito riscontro si porgono cordiali saluti.