FONDO DI SEDE MINISTERO: SOTTOSCRITTO UN BUON ACCORDO @usbgiustizia #riqualificazione @usbsindacato #25NOV

Si è svolta giovedì 3 novembre la seconda riunione per la distribuzione del fondo di sede del Ministero per gli anni 2013, 2014 e 2015.

Gli importi da distribuire per il considerato triennio tra tutti i lavoratori del Ministero sede di Via Arenula, DGSIA, CISIA, Casellario Centrale, Biblioteca Centrale Giuridica, Via Tronto e gli uffici speciali di Napoli ammontano a 1.050.000 euro circa.

L'80% della somma sarà distribuito a seconda del profilo professionale e in base alla presenza in ufficio; in questo caso sarà considerata presenza anche l’assenza per di donazione di sangue, di midollo osseo o per la legge 104/92.

Il restante 20% sarà distribuito tra coloro che ogni anno hanno avuto una presenza effettiva in servizio superiore alle 150 giornate lavorative.

Ulteriori 113.000 euro per ogni anno, saranno destinati a remunerare situazioni di particolare impegno e per questa parte della somma la USB PI è intervenuta affinché a rotazione vengano interessate tutte le articolazioni e il numero più elevato possibile di lavoratori, essendo la distribuzione giunta con oltre tre anni di ritardo.

Questi lavoratori saranno insindacabilmente individuati dai direttori generali e dai dirigenti amministrativi, come dice l'accordo nazionale, che USB P.I. non ha sottoscritto. La nostra sigla ha richiesto ed ottenuto che sia posto il limite di 500 euro che annualmente possa percepire ogni singolo lavoratore nell’accordo locale.

Si è richiesto ed ottenuto l'aumento dei fondi per gli uffici del capodipartimento DOG, della direzione generale dei beni e servizi e della direzione generale del personale e con le altre organizzazioni sindacali anche per gli uffici III e IV della direzione generale del personale.

La tutela dei lavoratori con la L. 104/92 e con le condizioni normative date, l'estensione alla più ampia platea possibile di percettori di somme, sono state le condizioni minime affinché la USB P.I. responsabilmente, collaborasse alla redazione di un accordo più avanzato di quello proposto dall'amministrazione e apponesse la propria firma.