FUA 2016: Sottoscritto l'accordo, tutto per pochi, nulla per tanti altri @usbgiustizia @usbsindacato #riqualificazione

Al seguente link l'audio dell'intervento che la USB P.I. ha effettuato, alla presenza del Ministro Orlando, in occasione della sottoscrizione del FUA 2016, firma apposta dai cinque firmatari dell'accordo del 16 aprile.

La USB P.I. non ha sottoscritto l'accordo FUA 2016, tra l'altro trasmesso, nella sua versione definitiva, la sera del 21, a poche ore dalla riunione, in quanto tutte le indennità di posizioni di disagio richieste sono state respinte.

Per gli ausiliari che trascinano carrelli con carichi pesanti da un palazzo all'altro;

Per i conducenti di automezzi che guidano le auto dei magistrati sottoposti a tutela, nelle aree del paese dove le mafie sono presenti in forza;

Per chi sta allo sportello perchè rischia aggressioni fisiche, viste le campagne denigratorie continue contro la generalità dei lavoratori pubblici;

Per gli assistenti, cancellieri e funzionari che vanno in udienza perchè non possono disporre della loro vita privata, quando le udienze si protraggono oltre il normale orario di lavoro;

Oltretutto nell'accordo sottoscritto che riguarda il 2016 solamente, i cinque firmatari per il 2017, hanno preteso nelle premesse di riservare 16,5 milioni per circa 8000 progressioni economiche nelle aree.

Per il 2016 sono a disposizioni 19 milioni di euro per la produttività collettiva ed individuale, e se le somme non verranno incrementate per il 2017 si rischia che per realizzare i passaggi economici, i restanti 26.000 lavoratori non vederanno un centesimo.

Chi ha già svolto lavoro straordinario nel 2017 deve essere retribuito senza se e senza ma, così come chi si è impegnato in progetti definiti, rischia di non venire remunerato a fronte di impegni ben precisi.

Per di più nel 2017 incomincerà la guerra tra i poveri per la direttiva della Madia per la quale i meccanismi premiali sono predominanti.

Ecco cosa contesta la USB P.I. all'amministrazione e ai 5 firmatari, è inaccettabile che si azzeri il FUA a vantaggio di pochi, in attesa di tempi migliori per tanti altri che restano fuori, per i capricci dei cinque e con il beneplacito di un'amministrazione sorda e cieca che vuole ancora di più dividere i lavoratori. Tutto ciò certamente non farà né aumentare la qualità del servizio giustizia né il senso di appartenenza.

Ribalta l'ottanta per cento, cambiare si può con USB.