Le BUGIE hanno le GAMBE CORTE @usbgiustizia @usbsindacato #riqualificazione

Durante l’incontro del 28 luglio 2017 il direttore generale del personale ha spiegato le modalità con le quali si è giunti alla graduatoria dei vincitori del concorso di cui all’art. 21 quater riguardanti la procedura di riqualificazione dei cancellieri e degli ufficiali giudiziari.

Su precisa domanda della USP P.I. – circa lo scorrimento delle graduatorie anche relativamente al pensionamento di un vincitore del bando - la risposta del direttore generale, coadiuvata dalla responsabile dell'ufficio terzo concorsi, è stata che a legislazione vigente coloro che potranno essere nominati funzionari giudiziari sono 1148 come da bando, integrati da altri 200 posti, in virtù di assunzioni da graduatorie di concorsi svolti da altre amministrazioni e probabilmente altri 20 dovuti all'assunzione di funzionari dalla mobilità esterna fase 3, mentre restano fissi i 622 posti per i vincitori della procedura di ufficiale giudiziario. Quindi le graduatorie scaleranno solo in virtù di nuova assunzioni dall'esterno nei profili di funzionario.

Si conferma quanto ribadito dalla USB P.I., l'accordo del 26 aprile sottoscritto da CGIL-CISL-UIL-INTESA e UNSA è una bufala anche relativamente al passaggio di tutti i cancellieri ed ufficiali giudiziari entro giugno 2019 nella terza area.

Promettere ed illudere è facile, quello che conta sono i fatti e i fatti sono questi:

la contrattazione del Fondo Unico di Amministrazione, nell'ambito della quale individuare le modalità di progressione economica per il personale dell'amministrazione sarebbe dovuta avvenire entro il 30 maggio e siamo ancora in attesa;

il D.M. che dovrebbe contenere le nuove dotazioni e piante organiche del personale amministrativo nonché i provvedimenti indicati agli articoli 4 e 5 del presente accordo entro il 30 giugno 2017 non si è ancora visto;

l'estensione del 21 quater a tutte le altre figure apicali non vi è nemmeno l'ombra;

le graduatorie del 21 quater scorreranno, a legislazione vigente, solo se vi saranno nuove assunzioni.

L'accordo del 26 aprile non è solo una bufala, oltre ad essere stato necessario alla propaganda del Ministro, è servito per conservare la pace sociale, che serve ai manovratori per far digerire gli scempi più pesanti.

La USB continuerà con determinazione e coerenza a dare battaglia per la riqualificazione economica e giuridica di tutti i lavratori, che è un diritto, nulla più. Spetta però ai lavoratori ribaltare i numeri, perché anche questo è un fatto: l'83,4 per cento dei lavoratori ha legittimato coloro che hanno sottoscritto l’accordo. Cambiare si può, occorre dare sostegno e fiducia alla USB per sostenere una stagione di conflitto contro il sistema e lo strapotere dei sindacati collaborazionisti.

Con la USB rovesciare il tavolo si può.