200 PERSONE AL PRESIDIO ALLA CASSAZIONE

Roma -

La notizia apparsa sul quotidiano “La Repubblica” in questi giorni altro non è che l’ultimo attacco ai lavoratori pubblici, attraverso un’inchiesta sui “fannulloni” della Suprema Corte di Cassazione.

Attacco ripreso ad arte dal neo Ministro della Funzione Pubblica Brunetta che sparando a zero sugli impiegati dello Stato responsabili del malfunzionamento e scarsa produttività della Giustizia e di tutta la pubblica amministrazione ha affermato la necessità di privatizzare le Cancellerie.

Sia Repubblica che il Ministro tralasciavano volutamente di informare l’opinione pubblica che i circa 700 dipendenti nel solo anno 2007 avevano definito 29.776 ricorsi civili e ben 47.053 ricorsi penali: alla faccia dei “fannulloni”!

Questa è l’inefficienza dei lavoratori della Cassazione che hanno garantito un servizio pubblico alla cittadinanza, nonostante le scelte scellerate di una politica bipartisan di tagli sul personale, sulle risorse e sui mezzi, comune a tutto il pubblico impiego.

All’Onorevole Brunetta le vogliamo inoltre ricordare che la Giustizia è già stata pesantemente penalizzata e da anni si ricorre ad esternalizzazioni e a precariato soprattutto nei servizi sensibili come l’informatica, il Casellario Giudiziario e le intercettazioni.

Nessuno ha però spiegato che al cittadino la scelta di privatizzare per risparmiare, comune a tutti i governi degli ultimi 20 anni, è costata alla collettività, e quindi alle loro tasche, 3 volte tanto e soprattutto non ha arricchito certamente i lavoratori che faticano ad arrivare alla terza settimana ma gli imprenditori che hanno preso in appalto i servizi.

Questa farsa messa in atto è una campagna denigratoria che per mezzo della stampa veicola parziali notizie addossando tutta  la responsabilità al pubblico dipendente “fannullone” ed assenteista ma non alle scelte scellerate assunte dai vari governi ed alla responsabilità di una dirigenza che troppo spesso lottizzata.

Questa mattina la RdB P.I. ha indetto un’assemblea/sit-in dalle ore 10.00 presso la Suprema Corte di Cassazione per rivendicare la dignità ed il ruolo centrale dei lavoratori pubblici e della Giustizia nello specifico e per contrastare qualsiasi ipotesi di ulteriori privatizzazioni che avrebbero come unico effetto un ulteriore costo a carico della collettività e una perdita della qualità del servizio.

In allegato una completa rassegna stampa e le foto dei manifestanti e anche il comunicato stampa del presidente Carbone che nonstante il clima da caccia alle streghe, ha saputo dire almeno qualche parola in difesa dei lavoratori.