ANCHE LUGLIO E' ARRIVATO… MA LA RIQUALIFICAZIONE NO!
Le assemblee svolte sui posti di lavoro negli ultimi mesi, dai sottoscrittori del protocollo 9 novembre 2006, contenevano una sola parola d’ordine, entro luglio tutti i lavoratori della Giustizia si sarebbero riqualificati.
Ebbene luglio è arrivato, la riqualificazione assicurata no con l’aggravante di una recidiva reiterata: anni ed anni di promesse mai mantenute.
Non sappiamo se attribuire la responsabilità ai gufi, di cui si fa riferimento in qualche volantino, oppure all’improvvisazione di cui tanti contratti sono pieni. Rispettosi più degli equilibri politici che delle reali esigenze dei lavoratori.
Forse i lavoratori non meritano scuse? il ritardo e/o le azzardate previsioni troppo ottimistiche non vanno giustificate?
Se così è, il sindacato a chi deve dare conto del proprio operato?
Eppure l’esperienza di questi anni avrebbe dovuto indurre queste stesse OO.SS. ad una riflessione e, perché no, ad un’autocritica. Ci si ostina, invece, a perseverare nella strada intrapresa ignorando la delusione già provocata nei lavoratori. Infatti, forzando la mano, tentano ora di sottoscrivere un ulteriore accordo la cui validità è subordinata all’approvazione in Parlamento dell’ormai famoso DDL.
Tanta palesata sicurezza da cosa deriva? Quale concezione hanno dei lavoratori lor signori?
In ogni caso qualsiasi accordo si dovesse sottoscrivere oggi, ancorché privo di validità giuridica, sconta un dato di fatto che è assodato: il discutibile protocollo firmato il 9 novembre 2006 tra l’Amministrazione, CGIL-CISL-UIL- INTESA e FLP non è stato rispettato.
Infatti i tre elementi di interesse per i lavoratori della giustizia :
1) la garanzia della riqualificazione per tutti i lavoratori giudiziari attraverso la predisposizione di un DDL
2) la presentazione entro 90 giorni al parlamento del DDL di cui sopra
3) la corsia preferenziale per la discussione in parlamento
Restano allo stato dei fatti inapplicati perché:
1) il DDL approvato dal Consiglio dei Ministri non contiene la riqualificazione di tutti bensì di pochi (infatti il paletto imposto per gli A1 e B3 per effetto domino coinvolgerebbe anche le altre posizioni economiche)
2) il DDL non è stato ancora presentato al Parlamento nonostante siano già trascorsi 241 giorni
3) la corsia preferenziale resta una speranza
Vergogna!
I lavoratori hanno bisogno di concretezza e non di promesse
Appoggiare la proposta RdB P.I. in sede ARAN, di un passaggio di livello per tutti coloro che nel corso di questi anni sono rimasti fermi al palo ancor prima di discutere del nuovo ordinamento professionale, sarebbe un fatto concreto e una chiara volontà di stare dalla parte dei lavoratori.
passa anche tu dalla tua parte, diventa protagonista del tuo futuro
Passa alla RdB
Roma, 10 luglio 2007 RdB P.I. – Esecutivo Giustizia