Assemblea online del personale giudiziario con Paolo Maddalena, verso lo sciopero del 18 giugno <span>La diretta</span>

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In preparazione dello sciopero del 18 giugno 2021 e della manifestazione che si terrà a P.zza Montecitorio dalle ore 10,30 alle ore 13,30 la USB P.I. – Giustizia ha indetto un’assemblea di tutto il personale giudiziario per il giorno 16 giugno a partire dalle ore 16,30 in videoconferenza.

L’assemblea si pone l’obiettivo di fare il punto sulla situazione della giustizia nel nostro paese, analizzando i ritardi, le contraddizioni, le riforme susseguitesi nel tempo, risultate tutte inutili e dannose e le pesanti ricadute che le stesse hanno avuto sugli anelli più deboli della catena: cittadini e lavoratori.

Con particolare riguardo ai lavoratori occorre evidenziare i ritardi, le omissioni, le improvvisazioni di un’amministrazione cieca e sorda a qualsiasi istanza del personale e per esso il sindacato.

È pur vero che fintanto che i vertici del Ministero saranno incarnati da magistrati, difficilmente le problematiche dei lavoratori vedranno una soluzione, questi ultimi anteporranno i loro interessi a quelli legittimi e sacrosanti del personale.

Anni ed anni di immobilismo, di negata carriera, di carichi di lavoro insopportabili, di palazzi di giustizia fatiscenti, di poca attenzione alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro fanno sì che il bilancio che ci apprestiamo a fare è pressoché fallimentare.

Negli anni alle ataviche carenze di personale l’amministrazione ha sopperito con palliativi dannosi per i cittadini e per i lavoratori, ha permesso che persone le più disparate: detenuti, extracomunitari, tirocinanti, donne ed uomini delle banche, dei consigli notarili e dei consigli degli ordini, volontari di tutte le specie e qualità, molto spesso sfruttandole, frequentassero le cancellerie e segreteria giudiziarie.

Non sono meno preoccupanti gli elementi che emergono da un’attenta lettura del PNRR e dalla relazione LUISO, l’apposita commissione insediata dalla Ministra Cartabia.

Dei circa 21.000 ingressi previsti, da sottolineare tutti precari, ben 16.500 saranno alle dirette dipendenze dei magistrati per costituire l’Ufficio del Processo ed i cui compiti saranno attività di ricerca e di studio, oltre a compiti amministrativi.  

In sostanza si dà una spallata al personale in servizio relegandolo al mero ruolo di passacarte, snaturando così la vera funzione dei lavoratori della giustizia e stringendolo in una sorte di ruolo ad esaurimento in attesa di processi lavorativi adeguati ai tempi moderni.

Stessa sorte toccherà agli informatici ed ai ruoli tecnici tutti che dovranno sottostare ai diktat delle ditte private, vedi l’ultima trovata dell’amministrazione circa la chiusura per ben due settimane della DGSIA, dei CISIA e dei Presidi che dimostrano l’incapacità gestionale del settore che dovrebbe essere il fiore all’occhiello dell’amministrazione, vista l’accelerata che si vorrebbe dare alla digitalizzazione.

Il PNRR metterà a disposizione un fiume di danaro, sull’utilizzo del quale bisognerà vigilare per evitare che gli appetiti si scatenino in maniera selvaggia.

Questi sono i temi di cui discuteremo e che meritano un approfondimento nel corso dell’assemblea e che richiedono massima partecipazione, ora più che mai sono in discussione i nostri posti di lavoro e soprattutto la nostra professionalità.

Parteciperanno all’assemblea:

 

Paolo Maddalena, costituzionalista

Giuseppe Luigi Salvatore Cucca, senatore di Italia Viva

Lorenzo Giustolisi, nazionale USB P.I.

Pina Todisco, coordinamento nazionale USB P.I. / USB Giustizia

Modera Letizia Belfiore, USB P.I. nazionale