Assemblee della Usb Giustizia a Catanzaro e Castrovillari, comunicato stampa

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COMUNICATO STAMPA

ASSEMBLEE DELLA USB A CATANZARO E CASTROVILLARI

Dopo il partecipato sciopero del 17 novembre, proclamato dalla USB per tutti i settori del pubblico impiego, si sono tenute due assemblee nei tribunali di Castrovillari il 30 novembre e a Catanzaro il primo dicembre con la presenza dei dirigenti nazionali del sindacato Giovanni Scialdone e Pina Todisco.

Molteplici le questioni trattate. Il mancato rinnovo dei contratti del pubblico impiego per i quali la USB chiede 300 euro di aumento netto al mese per far fronte al caro vita che scontano i lavoratori. L’anticipo della vacanza contrattuale con lo stipendio di dicembre è solo una mancia elettorale che sarà falcidiata dall’aumento della tassazione IRPEF per la presenza della tredicesima.

Il taglio delle rivalutazioni delle pensioni e la penalizzazione di ogni forma di uscita anticipata per tante categorie di pubblici dipendenti costituisce un grave precedente.

Nel settore giustizia vi è un colpevole ritardo nella definizione delle famiglie professionali che potrebbe portare ad una migliore organizzazione del lavoro, il mancato avvio delle trattative per il contratto integrativo che consentirebbe ai lavoratori giudiziari il passaggio di area che restituirebbe dignità dopo 20 anni di promesse puntualmente disattese.

Alle assemblee sono intervenuti anche i lavoratori precari assunti per i PNRR e i tirocinanti calabresi ora assunti per 12 mesi in regime di part-time a 18 ore.

Per la USB è necessario un piano straordinario di stabilizzazione di questo personale che sta operando proficuamente negli uffici giudiziari dopo anni di mancate assunzioni per il blocco del turn-over che hanno visto il personale giudiziario ridursi da 43.000 a meno di 33.000 unità.

“Vogliamo restare in Calabria e crescere i nostri figli nelle nostre terre” è stato l’accorato e commovente appello di una lavoratrice.

Le iniziative della USB proseguiranno, a tutela di tutti i dipendenti del settore dice la dirigente sindacale Pina Todisco, “è necessario ritrovare l’unità di tutti i lavoratori senza innescare guerre fra i poveri, per una giustizia celere ed equa al servizio del Paese”.