Attribuzione delle attività della Multivideoconferenza al personale in udienza

USB P.I. - Giustizia chiede il ritiro della circolare illegittima a firma congiunta del Direttore Generale del personale e della formazione e del Direttore Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati che assegna ai dipendenti in udienza le ulteriori attività legate alla multivideoconferenza.

Roma -

La USB P.I. – Giustizia, a seguito della riunione avuta con l'Amministrazione nel luglio del 2020, aveva considerato definitivamente archiviata la questione multivideoconferenza e che la sua gestione fosse stata di nuovo appaltata ad una società esterna.

Invece si apprende con sconcerto, come da nota della Corte di Appello di Napoli del 25 febbraio 2021, che nel distretto di Napoli, a questo punto è lecito presupporre su tutto il territorio nazionale, dal primo marzo 2021 i lavoratori addetti alla assistenza alle udienze devono attendere alle incombenze del caso.

I lavoratori della giustizia sono allo stremo delle forze a causa degli insostenibili carichi di lavoro cui sono sottoposti per via delle gravissime carenze di personale, la cui percentuale continua a salire, nonostante le migliaia di assunzioni degli ultimi due anni.

Questa Organizzazione Sindacale si chiede se i vertici ministeriali hanno chiaro che continuare a spalmare sui sopravvissuti della giustizia ulteriori incombenze farà inevitabilmente traboccare il vaso, con grave nocumento per la salute psico-fisica del personale. 

Ancora una volta da questi comportamenti-atteggiamenti si conferma che il personale amministrativo è un popolo di invisibili e che i vertici sono protesi a garantire unicamente le esigenze dei magistrati.

Appare veramente assurdo e privo di ogni logica, ma perfettamente in linea con l’incapacità organizzativa dell'amministrazione, l’iter seguito per trovare il “capro espiatorio” cui attribuire le attività delle multivideo conferenze: inizialmente affibbiate al personale amministrativo, poi, a seguito delle numerose proteste, appioppato agli informatici e, dopo le vibranti proteste di questi ultimi di nuovo assegnate al personale amministrativo, ben sapendo che tale attività non è prevista nel mansionario di nessuna di queste figure professionali.

La USB P.I. - Giustizia non può non sottolineare che l’utilizzo di personale giudiziario in udienza per attività tecniche contemporanee alla verbalizzazione è in contrasto con le declaratorie contenute nel profilo professionale delle figure che assistono il giudice, nella parte in cui si prevede che il personale sia “adibito all’assistenza al magistrato nell’attività istruttoria o nel dibattimento, con compiti di redazione e sottoscrizione dei relativi verbali.”.

Questa O.S. stigmatizza il comportamento dell’Amministrazione che continua a decidere sulla pelle dei lavoratori in spregio ai contratti, alle regole, ai diritti, al benessere degli stessi.

E’ ora di dire basta a questo atteggiamento dei vertici ministeriali protesi a mantenere gli equilibri con la magistratura a scapito dei lavoratori giudiziari.

La USB P.I. - Giustizia ha chiesto una convocazione urgente sulla questione e nel contempo chiede l’immediato ritiro della circolare.

 

Chiunque fosse coinvolto nelle attività in oggetto può contattarci scrivendo a giustizia@usb.it

 

In allegato la nota inviata all'Amministrazione