Blocco posta elettronica certificata del ministero della Giustizia, Usb: l'ennesimo fallimento delle esternalizzazioni
Giornata drammatica, oggi, per il ministero della Giustizia, per i lavoratori, avvocati ed utenti.
A causa di un attacco subito dai server del gestore privato individuato da CONSIP ministero della giustizia è impossibilitato a usare la posta elettronica certificata (PEC)
Sono bloccati gran parte degli applicativi come SCRIPTA, Calliope, SNT e quelli della giustizia civile come PCT che sono integrati con i sistemi di posta elettronica certificati.
L’avviso è arrivato direttamente dall’amministrazione compreso quello, a tutti gli utenti, di cambiare la password di accesso.
È bloccato anche il protocollo informatico della Segreteria del Ministro e degli uffici dei Capi Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, della giustizia minorile e di comunità, dei penitenziari e della Cassazione.
Solo poche settimane fa si è registrato un altro blocco dei servizi informatici presso la Corte Suprema di Cassazione.
Ecco il frutto delle esternalizzazioni selvagge: i gruppi privati che si sono aggiudicati i bandi milionari forniscono servizi pessimi e costosi.
Nazionalizzare e internalizzare i servizi è quanto chiesto da USB con la manifestazione del 20 ottobre 2018, i fatti dimostrano che “ privato non è bello”.
La USB P.I. giustizia denuncia da anni questa pratica strisciante che nel Ministero della Giustizia è testimoniata dalla presenza dei grandi player del settore informatico e dall’affidamento per le riscossioni ad Equitalia Giustizia, dimostratosi un grande carrozzone.
E’ inaccettabile che il flusso informativo della giustizia sia controllato da personale esterno e che i server, gestiti da privati, siano ubicati in strutture non ministeriali.
La USB Giustizia insiste sulla necessità che il controllo ed il patrimonio dei dati torni in mano pubblica, che il personale informatico sia riqualificato e costantemente formato, che si proceda a nuove e massicce assunzioni.
USB P.I. – Coordinamento Nazionale Giustizia