CONTINUA LA PROTESTA DEI LAVORATORI DELLA GIUSTIZIA
Da lunedì 26 febbraio a venerdì 2 marzo 2007 presidio della RdB P.I dalle ore 10 alle ore 12 sotto il Tribunale civile di Roma.
Venerdì 2 marzo 2007 dalle ore 11 alle ore 12 presidio dei lavoratori degli Uffici Giudiziari di Roma tra V.le Giulio Cesare e Via Lepanto:
Per
- La difesa della dignità sul posto di lavoro
- la salvaguardia della funzione sociale della P.A. e che stia dalla parte dei cittadini;
- Il riconoscimento della professionalità acquisiti
- la reale progressione di carriera non sottoposta a condizioni
- l’aumento delle dotazioni organiche proporzionate ai carichi di lavoro
- l’adeguamento dei mezzi, delle risorse, delle strutture e messa in sicurezza delle stesse
- una riforma della giustizia adeguata alle esigenze del paese e dei cittadini
Contro
- Il tentativo di criminalizzazione della categoria
- Il progetto di smantellamento della pubblica amministrazione
- Il tentativo di privatizzare la giustizia
- Le riforme a costo zero
- Le condizioni di lavoro da terzo mondo
La RdB P.I. ed i lavoratori ritengono inaccettabile la soluzione offerta dall’Amministrazione in risposta alla protesta in atto: l’invio di armadi muniti di serratura al Tribunale di Roma. Ci chiediamo e chiediamo: A cosa servono gli armadi se il personale non è sufficiente, se mancano gli strumenti più elementari? Questo atteggiamento è recepito come “una beffa”, visto che aggrava ulteriormente la posizione dei lavoratori in ordine alla questione della privacy.
Il Ministero ha dimostrato di ignorare completamente il grido di allarme dei lavoratori i quali chiedono strumenti adeguati per poter garantire al cittadino il servizio giustizia
Poiché nessun dipendente giudiziario è, ormai, più disponibile ad essere bersaglio di vessazioni e di offese da parte dell’utenza e dei media, la RdB P.I. continuerà le iniziative di mobilitazione e di denuncia sino a che non ci sarà un tavolo di confronto sui problemi già ampiamente esposti e indicazioni idonee a risolverli.