COVID19 - Praticabilità del lavoro agile per il personale degli uffici giudiziari e modello di progetto individuale allegato alla circolare n. 3780 del 19-03-2020 del Capo Dipartimento O.G.

USB P.I. - Giustizia contesta il modello di progetto individuale allegato alla circolare n. 3780 del 19-03-2020 del Capo Dipartimento O.G. per l'attività in lavoro agile

Roma -

Al Capo Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi

Dott.ssa Barbara Fabbrini

E  p.c.      

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione

Dott.ssa Fabiana Dadone

Al Capo di Gabinetto

Dott. Fulvio Baldi

Al Direttore Generale del personale e della formazione

Dott. Alessandro Leopizzi

 

Oggetto: Praticabilità del lavoro agile per il personale degli uffici giudiziari e modello di progetto individuale allegato alla circolare n. 3780 del 19-03-2020 del Capo Dipartimento O.G.

 

Alla scrivente O.S. continuano a pervenire segnalazioni sulla difficile praticabilità del lavoro agile da parte del personale amministrativo degli uffici giudiziari.

Nel rammentare che l’art. 87 del Decreto Legge n. 18 del 17 marzo u.s. stabilisce che “il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni che (lett. a) limitano la presenza del personale negli uffici per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro, anche in ragione dell’emergenza e (lett. b) prescindono dagli accordi individuali e dagli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81”, non si comprende il motivo per il quale i dipendenti giudiziari – per assumere un comportamento imposto dal legislatore, benché necessario per il benessere e la salute della collettività – vengano costretti a sottoscrivere progetti (o meglio contratti) che impongono doveri ed obbligazioni, per giunta non richiesti dalla citata legge.

La scrivente O.S. si riferisce più chiaramente al modello di progetto individuale allegato alla circolare n. 3780 del 19-03-2020 di codesto Capo del Dipartimento (che si allega per il Ministro che legge per conoscenza) che molti Responsabili di uffici giudiziari hanno integralmente adottato.

Da un’attenta lettura del citato progetto si rilevano una serie di obblighi e prescrizioni per il lavoratore che neppure la legge n. 81/2017 prevede e dalla quale, si ribadisce, il decreto legge n. 87/2020 dispone doversi prescindere.

A titolo esemplificativo si segnala l’impegno per il lavoratore in lavoro agile:

- a rispettare le misure di prevenzione e protezione previste dalla normativa vigente in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con specifico riferimento a quanto previsto dall’informativa dell’INAIL sulla salute e sicurezza nel lavoro agile;

- a rispettare la normativa vigente in materia di tutela della privacy e di sicurezza dei dati;

- a mantenere la riservatezza sia sulle informazioni in suo possesso sia sulle banche dati a disposizione e attenersi a quanto previsto dal Codice di comportamento e dal Piano Triennale della Prevenzione e della Corruzione;

- a tenere aggiornati i sistemi di protezione dei propri dispositivi utilizzati per le prestazioni in modalità di lavoro agile e a prevenire possibili danni al patrimonio informatico dell’Amministrazione.

La scrivente O.S., nella piena consapevolezza degli sforzi effettuati dalle istituzioni e dalle amministrazioni centrali per contemperare la salute pubblica con la continuità dell’azione amministrativa, chiede a codesto Capo Dipartimento di valutare la possibilità di fornire ulteriori indicazioni agli uffici giudiziari sulle modalità di svolgimento del lavoro agile, con l’utilizzo di forme e strumenti che procurino minori ansie e preoccupazioni di quelle già determinate dalla grave emergenza epidemiologica.

Distinti saluti