Gruppo di lavoro sulla doppia dirigenza: è ora che i magistrati escano dal Ministero della Giustizia

Roma -

La USB scrive al Capo di Gabinetto, dott. Rizzo, perchè il gruppo di studio neo costituito per affrontare l'atavico problema della cd. “doppia dirigenza” appare fortemente sbilanciato a favore della componente magistratura.

Ancora una volta l’ingerenza e il peso della magistratura nelle questioni amministrative appaiono evidenti.

Per non parlare del fatto che nel gruppo di lavoro c'è anche una rappresentanza dell'ANM.

Che necessità c'era di aggiungere alla discussione, già fortemente sbilanciata a favore dei "soliti noti" anche l'ANM?

Tutto ciò, ad ennesima riprova del conflitto di poteri che governa la giustizia, lascia supporre che anziché affrontare a tutto tondo il problema, si voglia in realtà far fuori la dirigenza o comunque rendere ancora più marginale il suo compito negli uffici giudiziari.

E a pagarne le spese saranno come sempre i lavoratori giustizia!

E allora perché non coinvolgere anche le rappresentanze dei lavoratori nel gruppo di studio?

A questo punto anche la voce dei lavoratori sarebbe stato un tassello essenziale per l’analisi che si sta mettendo in campo.

Insomma, benché non siano previsti emolumenti di alcun tipo per questo gruppo di lavoro e le nomine sembrino avere carattere squisitamente accademico su una questione praticamente risolta, laddove i magistrati decidessero di “mollare l’osso”, il tema appare pretestuoso e sa di speculazione, utile solo a creare posti più comodi per magistrati che non vogliono più dibattersi nella funzione giurisdizionale sul campo dei devastati uffici giudiziari, campo ormai troppo impegnativo viste le folli rivoluzioni normative.

Questa O.S. ribadisce tutta l’inutilità di questa scelta, e chiede di costituire un gruppo di lavoro dove ogni parte in gioco venga equamente rappresentata.

La giustizia, ancor più oggi è espressione di quel conflitto di poteri che Montesquieu ha sempre scongiurato per il buon andamento dello Stato, va finalmente riformata e per farlo è necessario mettere definitivamente fine alla presenza straripante della magistratura nei suoi ruoli dirigenziali.

E’ ORA CHE I MAGISTRATI ESCANO DAL MINISTERO!

In allegato la nota inviata al ministero