La USB P.I. Giustizia scrive in merito alla situazione dell'Ufficio Pensioni del Ministero
In allegato la lettera che la USB P.I. Giustizia ha inviato all'amministrazione relativamente alla situazione dell'Ufficio Pensioni del Ministero.
La scrivente O.S., segnala le enormi difficoltà in cui opera l’ufficio V - pensioni del DOG, che producono come effetto il ritardato pagamento delle pensioni sia del personale giudiziario che dei magistrati.
L’ufficio ha subito nel corso degli ultimi anni una drastica riduzione di personale per le note e croniche carenze nell’organico, di contro aumenta il numero dei dipendenti collocati in pensione.
In una siffatta situazione chi è rimasto opera con enormi difficoltà quotidiane che sicuramente non sono risolvibili con l’assegnazione di un unico assistente giudiziario, tra i 12 neoassunti al ministero.
Se a questo aggiungiamo il frequente cambiamento del dirigente amministrativo il quadro è pressoché chiaro .
L’ufficio si occupa di pratiche di riscatti, computi, ricongiunzioni, riscatti studi e riscatti buonuscita, cause di servizio, equo indennizzo, pensioni ordinarie dirette, di reversibilità, di inabilità e relative buonuscite, provvedimenti di cessazione per raggiungimento del limite di età di tutto il personale amministrativo del dipartimento dell’organizzazione giudiziaria e del personale di magistratura. Alcune di queste materie sono in continua evoluzione ma nonostante ciò nel corso degli anni non è stato mai approntato un piano stringente di formazione per chi vi opera.
I benefici dell’introduzione del protocollo informatico tardano ad arrivare, in quanto ancora molti documenti del dipendente sono in formato cartaceo e devono essere reperiti presso l’ufficio IV che gestisce i fascicoli personali e gli stati matricolari dei dipendenti.
Senza contare per coloro che provengono dalla mobilità esterna i fascicoli personali vanno recuperati ovunque il dipendente abbia prestato servizio: poste italiane, croce rossa, ente tabacchi, ferrovie dello stato, Comuni ed enti soppressi.
E’ in corso il passaggio dal sistema informatico s7 al sistema PAssWeb per l’aggiornamento delle posizioni assicurative dei dipendenti, per questo nuovo sistema sono state previste solo poche ore di formazione e non per tutte le unità. Tra l’altro nel nuovo sistema non sono presenti tutte le posizioni dei dipendenti.
La USB P.I. - Giustizia sostiene che per risolvere le criticità in atto sia necessario:
- il potenziamento dell’ufficio con altro personale, anche dell’area contabile;
- disporre di maggiori spazi di lavoro, è intollerabile avere stanze piene di faldoni, dove i lavoratori sono letteralmente sommersi;
- provvedere ad istituire un numero unico a cui l’utenza possa riferirsi qualora necessiti di informazioni per liberare ed evitare che gli addetti siano distolti dal lavoro corrente;
- specificare sul sito istituzionale del ministero della giustizia, dove poter reperire le informazioni e la modulistica anche rinviando ad apposito link sul sito dell’INPS;
- avviare una collaborazione più stretta e proficua con l’INPS, aprendo un canale diretto di assistenza sul sistema PAssWeb con ulteriore apposita formazione.
In una recente riunione sindacale i massimi vertici dell’istituto di previdenza hanno comunicato che è stato avviato il progetto ECO per la sistemazione delle posizioni assicurative dei dipendenti pubblici riscontrando le maggiori criticità nel Ministero della Giustizia e negli Enti Locali.
I lavoratori dell’INPS impegnati nel progetto di cui sopra percepiranno lauti incentivi, mentre il personale dell’ufficio pensioni del Ministero che da anni fronteggia la situazione in maniera encomiabile non ha mai percepito nulla.
La USB chiede un incontro immediato anche con le RSU del Ministero per affrontare, discutere e superare i problemi che affliggono i lavoratori di quell’ufficio e che vengano presi in seria considerazione i suggerimenti sopra indicati.
In attesa di un sollecito riscontro si porgono cordiali saluti.