MINISTRO PAROLAIO

Roma -

Nel corso della riunione del 2 aprile 2019 il ministro Bonafede si impegnò ad incontrare la USB entro due settimane. Da allora sono passate sette settimane ma di tale incontro non vi è traccia, tra un rinvio e l’altro l’incontro sarebbe in programma per la seconda settimana di giugno, c’è da chiedersi di quale anno.La USB non ha tutta questa passione ad incontrare i vertici dell’amministrazione ma avrebbe voluto interloquire con il ministro:

 

  1. per confutare i conti sulle assunzioni e sullo scorrimento del 21 quater perché non tornano;
  2. per sottolineare al ministro che il passaggio di 600 ausiliari è una umiliazione;
  3. per chiedere i tempi per i passaggi all’interno delle aree di tutte le altre qualifiche;
  4. per sapere quando intende bandire il concorso interno per assistente contabile, informatico e linguistico;

per spiegare al ministro che l’assunzione degli operatori forse necessita di una riflessione, suggerendo che sarebbe più funzionale all’amministrazione consentire un passaggio ad operatore degli ausiliari, visto che hanno la necessaria esperienza, per poi procedere all’assunzione dei tirocinanti nella prima area, in attesa che sparisca definitivamente.

Insomma avremmo voluto un incontro franco e costruttivo su questi temi e non certo per prendere un caffè insieme.

Eravamo abituati all’indifferenza dei ministri ma non a ministri che vantano porte aperte a tutti e poi non rispettano nemmeno il loro impegno ad un incontro.

Si intendeva questo con le parole “governo del cambiamento”?: Educati, gentili nella forma ma indifferenti nella sostanza? Ci dispiace Ministro ma la forma non è sostanza.

Ci saremmo aspettati che il ministro e il sottosegretario Ferraresi restituissero dignità ai lavoratori della giustizia dando seguito alle promesse fatte in campagna elettorale e agli emendamenti da loro stessi presentati quando erano all’opposizione.

Emendamenti in cui si sollecitava il governo precedente a procedere alla RIQUALIFICAZIONE DI TUTTI I LAVORATORI DELLA GIUSTIZIA.

E oggi che siete al governo e potreste attuare quanto da voi stessi ritenuto giusto nulla è stato fatto.In sostanza sottolineiamo la perfetta continuità con il ministro che la ha preceduto: si porta avanti la politica delle promesse che puntualmente non vengono mantenute.La politica dei piccoli passi, utile a dividere i lavoratori e a non disturbare il manovratore.

La USB si sarebbe aspettata più coraggio e determinazione da coloro che volevano spaccare il mondo. Invece:

 

  1. gli Ausiliari aspettano dal 2010 un bando che non è mai arrivato, cosa più grave rimasto invariato nei numeri;
  2. i Cancellieri c.d. Esperti, sarebbero dovuti transitare entro giugno 2019 tutti nella terza area e diventare funzionari ma sono ancora al palo;
  3. gli Informatici, gli Statistici e i Contabili assistenti attendono un bando simile a quello del 21 quater ma se ne sono perse le tracce;
  4. gli Operatori, gli Assistenti, i Funzionari, i Direttori aspettano ancora i passaggi giuridici all’interno delle aree la cui attuazione era prevista entro il 2018.

Ci si vanta di avere investito in assunzioni ben sapendo che la giustizia rispetto al personale è al collasso. Assumere è un dovere oltre che una necessità per evitare di dichiararne il fallimento.In sostanza oggi con le precedenti assunzioni degli assistenti, numericamente siamo a pari e patta, se non addirittura sotto.Se poi contiamo le stime fatte che entro il 2021 ci saranno circa 7.000 pensionamenti c’è poco da gongolare.

Allo stato dell’arte si continuano a spalmare i carichi di lavoro di coloro che vanno in pensione sui lavoratori rimasti che ormai sono al limite della sopportazione umana ma di questo a chi importa?

I dirigenti pur conoscendo la situazione e le condizioni continuano a spremere i lavoratori come limoni pur di raggiungere il premio di risultato, e ancora si PRETENDE LA PERFORMANCE INDIVIDUALE!!!!.

Ma di quale performance parliamo? Di quale benessere godono i lavoratori della giustizia, in quanta considerazione sono tenuti dai vertici?Eppure proprio lei Ministro, nel suo atto di indirizzo parlava di “benessere del personale” come di una priorità.Ma lei gira per gli uffici? E se si, le vede le condizioni nelle quali sono costretti a lavorare?Purtroppo fino a quando non vi renderete conto che state giocando sulla pelle dei lavoratori, che a loro volta sono cittadini, proprio coloro che nella vostra campagna elettorale avete abbondantemente osannato e giurato di tutelare, possiamo solo constatare che siete uguali a chiunque altro vi abbia preceduto, con un aggravante che gli altri non hanno osato apparire ciò che non erano e non sono.

Fino ad oggi “Parole, Parole, Parole non sono altro che Parole” in sostanza vi vantate delle Parole.

 Anche sul fronte della lotta alla corruzione visto che le parole “onestà e lotta alla corruzione” sono state sbandierate abbondantemente ai quattro venti ci saremmo aspettati più audacia, invece anche su questo avete fallito.La USB da tempo ha segnalato una serie di sprechi che potrebbero essere rimossi ed utilizzare quelle risorse per migliorare la qualità di vita dei lavoratori della giustizia e rendere un servizio al cittadino degno di chiamarsi tale.

Solo alcuni esempi:

il palazzo di via Crescenzio sede della DGSIA costa oltre 500.000 mila euro all’anno e piuttosto che chiudere la sede e portare i lavoratori al ministero, avete preferito trasferire alcuni lavoratori informatici dal ministero a via Crescenzio, adducendo motivazioni banali quanto inconcludenti;

Equitalia è un grande carrozzone, come tra l’altro confermato da una relazione della corte dei conti ma, nonostante ciò, è stato rinnovato il contratto;

gli appalti a ditte informatiche che drenano parte consistente delle risorse economiche del ministero, eppure si continua imperterriti su questa falsariga;

pur avendo all’interno figure professionali validi e capaci si fanno contratti con ditte private per programmi e progetti;

i contributi dei fondi europei utili all’aumento della produttività degli uffici e per ridurre i tempi di lavorazione delle pratiche, nonché al miglioramento della qualità del lavoro di giudici e cancellieri, sono sprecati visti i tempi biblici della giustizia e le condizioni, a dir poco, disastrose in cui si è costretti ad operare.

Veniamo poi alle note dolenti circa il degrado in cui versano gli uffici giudiziari:

 

  • cedimenti strutturali;
  • presenza di amianto;
  • topi che impazzano tra le carte ed i computer lasciando il segno anche sulle scrivanie;
  • soffitti e contro soffitti che cadono a pezzi;
  • servizi igienici fatiscenti ed inagibili;
  • ascensori che rimangono chiusi e addirittura cabine che sprofondano;
  • disabili sottoposti ad una vera e propria tortura per accedere;
  • in caso di terremoto, alcuni, non garantiscono l’incolumità delle persone;
  • costruiti sulla sabbia;
  • impianti climatici mancanti o poco funzionanti.

E ci fermiamo qua, perché la lista è molto lunga, anche se quanto elencato basta ed avanza per dare un quadro della catastrofe in cui versa la giustizia. La USB vorrebbe non più proclami ma fatti, vorrebbe non più spot ma provvedimenti seri, in sostanza vorrebbe una giustizia con la “G maiuscola” al servizio dei cittadini, in cui i lavoratori vengano trattati per coloro che erogano un servizio alla cittadinanza e non come dei fannulloni da punire.

La USB dice basta con questo stillicidio continuo di false promesse e di aspettative deluse. Ministro da “parolaio” si trasformi nel ministro della “concretezza” perché le chiacchiere stanno a zero e la pazienza dei lavoratori della giustizia è al limite della sopportazione umana.