MOBILITA': FINALMENTE SI RIPARTE!!
Nella tarda serata, presso il Parlamentino del Ministero della Giustizia, è stato sottoscritto l’accordo sulla mobilità interna del personale giudiziario.
Dopo un’intollerabile attesa (durata troppi anni) verranno finalmente soddisfatte le sacrosante e legittime aspettative di quei lavoratori interessati al trasferimento in altra sede.
La RdB P.I., nel corso della trattativa, ha evidenziato la sostanziale inefficacia dell’accordo 28 luglio 1998 che aveva pesantemente limitato la mobilità volontaria del personale (mancata pubblicazione dei posti vacanti da coprire con i trasferimenti, difficoltosa realizzazione degli scambi di ufficio) favorendo, invece, quella “forzata” mediante un eccessivo utilizzo delle applicazioni temporanee.
In buona sostanza il nuovo accordo prevede:
- la pubblicazione, entro il prossimo 15 giugno, dei posti vacanti da coprire mediante il trasferimento del personale in servizio;
- la semplificazione delle modalità di presentazione e verifica delle domande, nonché delle procedure (informatizzate) finalizzate alla formazione delle graduatorie degli aspiranti al trasferimento;
- lo scambio di ufficio tra dipendenti della stessa figura professionale e posizione economica, per il quale non sarà più richiesto il parere delle Amministrazioni di appartenenza;
- il distacco per la durata massima di tre anni, quando la richiesta di scambio viene proposta da impiegati appartenenti a posizioni economiche diverse della medesima figura professionale (es. tra operatori giudiziari B1 e B2 e tra cancellieri B3,C1 e C2) ovvero da dipendenti della stessa posizione economica ma di diversa figura professionale (es. tra cancellieri C1 e contabili C1);
- le applicazioni temporanee nel distretto potranno essere disposte solo per eccezionali esigenze di servizio: il personale da applicare verrà individuato con apposito interpello negli uffici con minore scopertura della pianta organica e più vicini alla sede giudiziaria dove viene richiesta l’applicazione, la cui durata non potrà essere superiore ai sei mesi, prorogabile con il consenso dell’interessato.
La RdB P.I. ha inoltre insistito perché l’Amministrazione riveda le sue posizioni per una più sensibile e corretta applicazione della Legge 104/92 (per il trasferimento dei lavoratori costretti ad assistere familiari con gravi handicap), ottenendo l’impegno del Sottosegretario Li Gotti per la convocazione di uno specifico tavolo negoziale per una più favorevole disciplina della materia.