NATALE 2013
Un altro Natale è alle porte quindi, un altro anno è passato ma nulla è cambiato nel nostro paese, anzi. La crisi continua a mordere la carne viva delle famiglie e dei lavoratori. Aumentano i disoccupati mentre gli occupati sono sempre più sfruttati, schiavizzati e con salari sempre più magri.
I politici ed i sindacati collaborativi continuano ad ignorare i bisogni della gente e si preoccupano soprattutto di rimanere avvinghiati alle loro poltrone e privilegi.
Ma, nonostante ci sia sempre più insofferenza verso questo stato di cose, la rassegnazione non ha ancora fatto spazio alla reazione.
Negli ultimi tempi, durante le assemblee tenute dalla USB P.I. - giustizia, il disagio e le difficoltà dei lavoratori di operare in condizioni precarie con mezzi obsoleti, con carichi di lavoro sempre più elevati, in numero ridotto e con l'età che avanza sono emerse in tutta la loro drammaticità. Eppure dobbiamo cominciare a credere che un altro mondo è possibile.
Un grande uomo quale è stato Nelson Mandela terminò così il suo storico discorso al processo di Rivonia, il 20 aprile 1964:
........ "aspettiamo da troppo tempo la libertà, non possiamo attendere ancora. E' il momento di intensificare la lotta su tutti i fronti. Cedere adesso sarebbe un errore che le generazioni successive non potrebbero perdonarci.
La prospettiva della libertà che si affaccia all'orizzonte dovrebbe indurci a raddoppiare gli sforzi. E' solo attraverso un'azione collettiva disciplinata che possiamo assicurarci la vittoria.
............. Il movimento per la libertà è una casa accessibile a tutti.
............ Ho coltivato l'ideale di una società democratica e libera in cui tutte le persone vivono insieme in armonia e con pari opportunità.
E' un ideale per il quale spero di vivere e che mi auguro di raggiungere.
Ma se sarà necessario, è un ideale per il quale sono pronto a morire".
Nelson Mandela
Non possiamo più attendere per noi, per i nostri figli, per le generazioni future: E' questo l'augurio che ci facciamo, è questo l'augurio che vi facciamo.
Un abbraccio e una speranza.