Rassegna stampa su protesta lavoratori giustizia
27 febbraio 2007 - E-Polis
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26 febbraio 2007 - Corriere della Sera
Volantinaggi e una manifestazione
Tribunale civile, al via una settimana di lotta
Roma - Una prima protesta «soft», da oggi a giovedì: le rappresentanze sindacali di base del pubblico impiego dalle 10 alle 12 faranno volantinaggio davanti al tribunale civile per ribadire il loro scontento per il mancato adeguamento delle qualifiche, le «condizioni di lavoro da terzo mondo» e il «tentativo di criminalizzazione della categoria». Una forma più energica di rivendicazione è prevista per venerdì, dalle 11 alle 12, quando tra viale Giulio Cesare e via Lepanto scenderanno in strada tutti i lavoratori della Giustizia. E se non sarà paralisi, certo si annunciano grossi disagi. Scene già viste poco tempo fa, quando l'improvvisa chiusura degli uffici ha messo nei guai i difensori. A rincarare la dose ci si mette, stavolta, l'annuncio del prossimo invio di armadi con serratura, per custodire documenti altrimenti alla mercè di chiunque. «È ridicolo - racconta Pina Todisco, della Rdb - . Che ne facciamo degli armadi se poi non c'è nessuno che prende i fascicoli e li sistema? Così finisce che se sparisce qualcosa l'amministrazione non ne è più responsabile, senza che si sia rimediato alla falla principale, la mancanza di personale».
22 febbraio 2007 - Dire
LAVORO. RDB: PROSEGUE PROTESTA AL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA
DAL 26 FEBBRAIO AL 2 MARZO PRESIDI A VIALE GIULIO CESARE
(DIRE) Roma, 22 feb. - "Nessun dipendente giudiziario e' piu' disponibile ad essere il capro espiatorio delle disfunzioni della Giustizia" e per questo prosegue lo stato di mobilitazione dei lavoratori del Tribunale civile di Roma, con presidi dal 26 febbraio al 2 marzo sotto gli edifici di viale Giulio Cesare. A seguito di un'inchiesta giornalistica sulla facile accessibilita' dei fascicoli giudiziari, i circa 250 iscritti alla RdB P.I. (Rappresentanze di Base-Pubblico Impiego) del Tribunale civile di Roma hanno deliberato, nel corso di un'assemblea del 30 gennaio, lo stato di agitazione iniziato lo scorso 5 febbraio, che verra' ancora prorogato. In particolare, "le RdB pubblico impiego ritengono inaccettabile- si legge in una nota- l'invio di armadi muniti di serratura al Tribunale di Roma come risposta dell'amministrazione alla protesta in atto, quando il personale non e' sufficiente e quando mancano i mezzi piu' elementari". "In questo modo il Ministero ha dimostrato- prosegue la nota- di ignorare completamente il grido di allarme dei lavoratori che chiedono strumenti adeguati per poter garantire al cittadino un servizio Giustizia di qualita'". Nel dettaglio la responsabile giustizia della RdB P.I. Pina Todisco ricorda che "a fronte dei 1200 lavoratori del personale amministrativo impiegati tra il Tribunale civile e quello penale di Roma nel 1998, attualmente disponiamo di un organico inferiore ai 1000 lavoratori, con una carenza che di circa 300-400 unita'". "Le RdB P.I. continueranno- conclude la nota- nelle iniziative di mobilitazione e di denuncia sino a che non si avviera' un tavolo di confronto sui problemi gia' ampiamente esposti con indicazioni idonee a risolverli".