Si è svolta stamane la prevista riunione sulla riorganizzazione e riduzione complessiva degli uffici dirigenziali del Ministero della Giustizia.
La USB, nel suo intervento, al solito ridotto in pochi minuti per gli impegni istituzionali del Ministro Orlando, ha fatto presente che se tale riforma producesse dei risparmi, questi dovranno ritornare ai lavoratori, che in questi anni non hanno avuto nessuna riqualificazione e stanno subendo dal 2009 il blocco degli stipendi e che le idee espresse nell’informativa sindacale sono alquanto discutibili dal punto di vista della legittimità rispetto alle norme primarie.
Sul merito della questione la USB ha segnalato inoltre che:
Il capo Di Gabinetto Dott. Melillo ha tenuto a specificare che data l’imminenza della scadenza, il 15 ottobre, per la presentazione del DPCM, adotterà una politica di raffinamenti successivi; il DPCM che sarà presentato conterrà dei riferimenti a regolamenti che dovranno essere discussi ancora nel merito con le Organizzazioni Sindacali.
Restano tutt’ora quindi punti aperti come la creazione dell’ufficio unico del contenzioso presso il DAG o dell’ufficio dei contratti presso il DOG, dell’accorpamento di DGSIA con la Direzione generale dei beni e servizi, l’assegnazione alla DG di statistica della funzione di progettazione dell’organizzazione e, infine, la sorte dei CISIA.
Invitiamo i colleghi a non abbassare la guardia in quanto la recente esperienza della “riforma della geografia giudiziaria” ha causato più danni che vantaggi per i lavoratori e cittadini.