SOTTOSCRIZIONE PATTO PER LA GIUSTIZIA

Roma -

Venerdì 10 luglio 2009, nell'Aula magna della Cassazione le OSS, i magistrati e i dirigenti hanno sottoscritto il patto per la giustizia che prevede:

 

 

1) l'ammodernamento della macchina giudiziaria, attraverso nuove norme che snelliscano le procedure, come di recente avvenuto per la giustizia amministrativa, nonché un nuovo modello organizzativo che metta al centro l’efficacia del servizio offerto alla cittadinanza;

 

2) una quantità di personale adeguata e le professionalità necessarie al funzionamento degli uffici;

 

3) quel giusto riconoscimento professionale che il personale attende da anni e nuove assunzioni programmate nel tempo, in modo da assicurare sia il turn over sia la trasmissione delle conoscenze tra le diverse generazioni di dipendenti;

 

4) la riforma dell’ordinamento forense per garantire all’Avvocatura un ruolo in linea con la funzione prevista dalla Costituzione;

 

5) l’istituzione di una magistratura “non togata”, che deve essere resa uniforme e selezionata con rigore all’accesso, garantendo alla stessa dignità ed adeguato trattamento retributivo-previdenziale. E’ molto importante, inoltre, prevedere un sistema di incompatibilità assoluta tra funzione giudiziaria e libera professione, nonché una formazione adeguata ed efficienti strutture logistico-organizzative;

 

6) un rivisitato assetto della geografia giudiziaria, che – tenendo conto delle esigenze dei cittadini e dei mutati assetti istituzionali– permetta una razionalizzazione degli uffici, garantendone il miglior funzionamento;

 

7) risorse adeguate per il funzionamento degli uffici, un progetto concreto di informatizzazione – che porti allo snellimento delle procedure attraverso le notifiche telematiche ed il processo telematico completo – ed una appropriata formazione per il personale;

 

8) la re-internalizzazione del servizio di verbalizzazione nelle udienze nonché del servizio di assistenza tecnica informatica, importanti per ricomporre il ciclo lavorativo garantendo sicurezza.

 

9) il mantenimento di tutti i servizi all’interno del Ministero della Giustizia e delle altre Amministrazioni di riferimento, svolti da dipendenti interni all’apparato.

 

[Le foto sono gentilmente concesse da Loredana Morandi www.giustiziaquotidiana.it]