STABILIZZAZIONE PER TUTTE E TUTTI: USB PI PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE DEI PRECARI PNRR DELLA GIUSTIZIA
Il disegno di legge di bilancio di recente diffusione contiene, all’art. 20, la norma che finanzia la stabilizzazione di 3000 precari del PNRR, a partire dal 2026.
Sul punto, a margine della riunione sul contratto integrativo e le famiglie professionali del 24 ottobre, il viceministro Sisto ha dato alcuni importanti chiarimenti.
La contraddizione con la notizia della stabilizzazione di 6000 lavoratrici e lavoratori, obiettivo previsto dal piano strutturale di bilancio, è solo apparente. Di queste 6000 stabilizzazioni, infatti, una metà sarà finanziata con gli stanziamenti ad hoc previsti dalla nuova legge di bilancio, mentre la restante parte graverà sui fabbisogni del Ministero della giustizia.
Ad oggi, dunque, resta che sul piatto del tavolo della trattativa i posti a tempo indeterminato per la stabilizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici precarie sono, in tutto, 6000.
Per USB PI, 6000 stabilizzazioni, a fronte dei circa 12000 precari PNRR attualmente in servizio, non bastano.
Sebbene questo stanziamento di risorse sia da accogliere come un segnale positivo, non è possibile accontentarsi di numeri parziali, che significherebbe accettare l’ineluttabile: una selezione tramite una nuova procedura concorsuale, che darebbe spazio a una lotta tra poveri e, comunque, dal primo luglio 2026, lascerebbe senza lavoro almeno la metà dei precari PNRR in servizio.
Resta da sciogliere anche il nodo sui tempi. Tutte e tutti devono poter entrare in servizio con contratto a tempo indeterminato sin dal primo luglio 2026, perché è impensabile che una parte di lavoratrici e lavoratori resti in attesa degli anni prima di conoscere le sorti della propria vita lavorativa.
USB PI vuole vederci chiaro da subito, perché tempi, modalità e risorse per la stabilizzazione non siano una sorpresa dell’ultimo minuto: le persone devono poter iniziare a programmare il proprio futuro da subito!
Urge che lavoratrici, lavoratori, amministrazione e politica siedano finalmente a quel tavolo tecnico che USB PI ha già chiesto a maggio scorso e la cui costituzione continua a sollecitare.
Per questo motivo USB PI proclama lo stato di agitazione di lavoratori e lavoratrici precari del PNRR.
Giovedì 31 ottobre, in occasione dello sciopero di USB Pubblico Impiego lavoratrici e lavoratori precari scenderanno in piazza per poi continuare il percorso di lotta con un’assemblea nazionale il 21 novembre, a cui sono invitati, per un confronto diretto con i lavoratori e le lavoratrici, esponenti del governo e dell’amministrazione.
Roma, 28 ottobre 2024 USB PI – Giustizia