Successo dell'iniziativa del 10 Giugno al Giudice di pace di Roma

L'assemblea-presidio organizzata da RdB unitamente al comitato di lotta degli uffici giudiziari di Roma e le altre OO.SS. ha visto la partecipazione di molti lavoratori.

Ancora una volta si vuole rimarcare che il Ministro Alfano da un lato dichiara ai giornali che la giustizia italiana ha prospettive di miglioramento grazie all'innovazione tecnologica e alle novità legislative, mentre l'aria che si respira negli uffici è ben altra cosa.

In allegato le foto e l'audio delle interviste realizzate dal comitato ATU.

articolo del tempo

Il personale giudiziario del Tribunale capitolino «preso atto delle polemiche adottate dal ministero della Giustizia volte alla riduzione delle piante organiche e delle risorse destinate alla giustizia, della marginalizzazione del personale giudiziario ancora in attesa di riqualificazione professionale concessa a tutti gli altri dipendenti statali, dell'attacco indiscriminato e diffamatorio del ministro della Funzione pubblica nei confronti dei dipendenti pubblici» continua lo stato di agitazione e ha indetto una manifestazione per domani alle 11 fino alle 13 presso il giudice di pace civile in via Teulada.

A indire lo stato di agitazione e la manifestazione sindacati, tra cui, Cgil, Uil, Rdb Cub, Flp, Uilpa, nonché il comitato di lotta dle personale giudiziario, che ne danno notizia in un documento. Una protesta per lamentare come «il ministero della Giustizia invece di concedere la dovuta riqualificazione professionale ai propri dipendenti, adeguandolo a tutti gli altri dipendenti pubblici, continua a perpetrare lo spreco di danaro pubblico».

 

Tra le altre doglianze la «commissione a diverse società private - proseguono i sindacati - della realizzazione di programmi informatici che assolvono la medesima funzione, come nel caso dei sistemi "Digit" e "Tiap" per la scansione degli atti processuali penali; il primo installato presso il Tribunale di Cremona e in procinto di essere esteso a tutti i Tribunali d'Italia e il secondo già in esercizio da oltre quattro anni in ben quindici Procure della Repubblica tra cui quella romana; concedendo un aggio la cui misura sarà stabilita in un prossimo regolamento, alla Società Equitalia Spa per la fittizia gestione del Fondo Unico Giustizia, le cui reali attività sono sostanzialmente svolte dal personale giudiziario». Insomma, quella di domana si annuncia come un'altra giornata di caos nelle aule del palazzo di Giustizia di piazzale Clodio, sia per i dipendenti, sia per i cittadini che defono fare i conti con una gistizia sempre più caotica.