TORRE ANNUNZIATA: LA RIVOLTA DEGLI INVISIBILI

Napoli -

Ancora un volta i lavoratori della Giustizia di Torre Annunziata sono costretti ad alzare la voce e a farsi sentire rispetto ad un sistema che da anni è sordo alle proprie rivendicazioni. Quando si parla di Giustizia, si focalizza l’attenzione su magistratura e avvocatura, ignorando le lavoratrici e  i lavoratori che sono una parte fondamentale dell’organizzazione e che tutti i giorni, armati di buona volontà, portano avanti la baracca tra macroscopici problemi strutturali, tagli continui alle piante organiche, blocco del turn over, riforme procedurali continue e schizofreniche, carenza cronica di materiale e soprattutto stipendi da fame.

Tutto ciò, ormai da anni,  rientra nella sistematica opera di smantellamento della Pubblica Amministrazione e della privatizzazione selvaggia i cui gravi effetti sono sotto gli occhi di tutti : riduzione dell’efficienza del servizio al cittadino, precarietà e aumento comunque dei costi.

La visita odierna del Ministro della Giustizia ci permette, quindi, di dare la voce agli invisibili e di denunciare che aldilà del pomposo cerimoniale e delle belle chiacchiere il sistema Giustizia è in ginocchio.

Ci preme, tra le tante rivendicazioni, focalizzare l’attenzione su due problemi emblematici che affliggono il personale degli Uffici Giudiziari di Torre Annunziata : la mancata riqualificazione e i ritardi nella costruzione del Nuovo Palazzo di Giustizia.

A distanza di anni, ormai, tutti lavoratori della Giustizia sono gli unici tra tutti i Ministeri a non avere effettuato un percorso di ricollocazione (alias riqualificazione). Dopo anni di promesse da parte dell’esecutivo precedente e da parte dell’attuale Ministro, che ebbe a constatare la grave iniquità all’inizio del suo mandato,e' chiaro, che ancora una volta sulla questione sono state fatte solo promesse. Gli unici elementi concreti di cui bisogna prendere atto sono che, le promesse contenute nel protocollo d'intesa firmato a novembre del 2006, a parte le considerazioni sull'ufficio per il processo che danneggia il lavoratore, fino ad oggi sono state tutte disattese : 1. DDL da presentare al Parlamento entro 90 giorni  (è stato presentato dopo solo 306); 2. DDL contenente la riqualificazione di tutti i lavoratori (allo stato dei fatti contiene la riqualificazione di pochi, circa 10.000 forse e sperare negli emendamenti); 3. DDL che avrebbe seguito la sede deliberante (la sede deliberante è sfumata e ad essa subentra la via prioritaria). L’altro problema, di natura prettamente locale, è lo scandaloso ritardo nella costruzione del Nuovo Palazzo di Giustizia. Dopo anni lo scheletro arrugginito della costruzione  e le reti rosse del cantiere bloccato sono l’immagine emblematica della presenza dello Stato e del rispetto della Legge a Torre Annunziata. I ritardi nella costruzione causano un problema di ottimizzazione delle risorse a causa della dislocazione in più punti dei vari uffici giudiziari, ma soprattutto un’ulteriore esborso economico da parte della collettività per pagare l’affitto dei locali. Crediamo che gli amministratori locali e il Ministero debbano prendersi le responsabilità di ciò che stà avvenendo e prendere impegni precisi davanti ai lavoratori, ma soprattutto davanti ai cittadini.

 

Torre Annunziata, 29.10.2007                                                       RdB Giustizia