TRIBUNALE DI ROMA
Al via i lavori di ristrutturazione ... i dipendenti costretti a lavorare tra rumori e calcinacci
La USB P.I. – Giustizia scrive ai vertici ministeriali per ottenere un incontro per risolvere al più presto le criticità inerenti l'inizio dei lavori di ristrutturazione ed efficientamento del Tribunale di Roma.
Dalla Dirigenza, da cui si è ottenuto un incontro solo a seguito di numerose sollecitazioni, si è appreso che i lavoratori dovrebbero essere trasferiti in alcuni container, che al momento mancano all’appello, visti i ritardi con cui il Ministero procede con gli appalti ed i pagamenti.
Questo ritardo comporta che, allo stato dell’arte, alcuni settori del Tribunale sono già interessati dai lavori e le relative palazzine “incartate” con pannelli di compensato che tolgono luce ed aria.
Senza contare i rumori assordanti, che uniti al forte vocio degli operai, recano non poche difficoltà allo svolgimento del delicato lavoro quotidiano.
In sostanza un vero e proprio cantiere che tra rimbombi, polvere e calcinacci stanno mettendo a dura prova la salute e la sicurezza dei lavoratori e della stessa utenza.
Altro problema nascerà quando il personale sarà allocato nei container posti nei parcheggi antistanti, mentre le udienze si terranno all’interno: ciò renderà difficile l’interazione tra personale, magistrati ed utenza.
Tutto questo bailamme si sarebbe evitato qualora si fosse pensato di spostare gli uffici in altre strutture statali e/o comunali inutilizzate, senza contare che i tempi di realizzazione dei lavori si sarebbero ridotti drasticamente garantendo salute e sicurezza di operatori ed utenza.
Intanto i lavori, iniziati con ritardo, uniti alle varie difficoltà che si incontrano giornalmente, rischiano di andare ben oltre i due anni previsti.