TRIBUNALE DI ROMA: “MENTRE IL MEDICO STUDIA IL MALATO E’ MORTO”

Roma -

Questo è il pensiero con il quale siamo usciti dalla riunione giovedì pomeriggio, riunione convocata dal Presidente del Tribunale di Roma per la sola RSU con la partecipazione “straordinaria” del Capo Dipartimento dr.ssa Fabbrini e del Direttore Generale dott. Leopizzi.

L’incontro richiesto, a gran voce, dai lavoratori in seguito all’assemblea in cui si discusse sulla grave scopertura di personale che vede, al momento, il più grande tribunale d’Europa mancante di 400 unità di personale.

Dall’incontro i lavoratori si aspettavano delle risposte adeguate e immediate dai vertici ministeriali presenti, soprattutto sul come affrontare i prossimi mesi visto che, oltre alla mole di lavoro non più tollerabile, ci saranno altre incombenze per la prevista ispezione ordinaria.

Purtroppo nessuna, benché minima, soluzione al grave problema; soltanto parole auto-incensanti di quanto siano stati bravi ad indire il prossimo concorso per funzionari (scopertura del 50% in Tribunale!) e il bando per l’assunzione di operatori, in seconda area, per il tramite degli uffici dell’impiego.

Ma dei buoni propositi il personale, sempre più sopraffatto dai carichi di lavoro, non se ne fa nulla! Il Tribunale di Roma, come gli altri uffici giudiziari, sono stati ridotti in questo stato da un’Amministrazione pubblica incompetente che, poco, si discosta dal caporalato delle campagne, visto lo sfruttamento costante attuato nei confronti del personale giudiziario.

Ci aspettavamo che il capo dipartimento, così come il direttore generale del personale, che ben conoscono la situazione in cui opera l’ufficio, prospettassero soluzioni a breve del problema.

Nulla di tutto ciò, l’unica risposta sono le prossime assunzioni che, a voler essere ottimisti, si realizzeranno non prima di 6 mesi e di questi non hanno saputo quantificare i numeri destinati al Tribunale di Roma. Unica concessione l’ampliamento, sempre per il Tribunale di Roma, della figura professionale degli assistenti ma nessuna ipotesi sui numeri.

Tra l’altro durante la lunga riunione di parole vuote, non è stata data la possibilità alla RSU presente di esporre correttivi o proposte a favore del personale dai vertici ministeriali, gli stessi hanno ribadito che la questione è di esclusiva competenza del Presidente, pertanto il relativo incontro è stato rinviato a data da destinarsi.

Se questo è il risultato non rimane che bloccare completamente l’ufficio: incrociando le braccia, limitandosi alle proprie mansioni, rispettando il proprio orario di lavoro, astenendosi dal lavoro straordinario a partire dalla prossima ispezione.