Vaccini - USB chiede all'amministrazione di inserire i dipendenti giustizia nel piano vaccinale di chi garantisce i servizi pubblici essenziali

Roma -

La USB P.I. – Giustizia apprende dagli organi di stampa, secondo quanto dichiarato dal commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, che le prime dosi di vaccino AstraZeneca saranno disponibili per le somministrazioni già da martedì 9 febbraio 2021 e destinate in via prioritaria, tra l’altro, ai lavoratori addetti ai servizi pubblici essenziali.

Rilevato che negli Uffici Giudiziari del paese il numero di lavoratori che hanno avuto accesso allo smart working rasenta cifre ridicole, sia sotto il profilo numerico sia in relazione alle giornate concesse, trattandosi in alcuni casi di sole due giornate al mese e senza contare la lotta ingaggiata con taluni uffici perché si applicasse quanto previsto dalla normativa vigente circa i soggetti fragili.

Tenuto conto che gli uffici giudiziari, rientrando tra i servizi pubblici essenziali, non hanno ridotto la loro attività se non per una minima parte ed in ogni caso non si è ridotta l’affluenza della utenza giornaliera, la cui ordinata gestione, soprattutto nei grandi uffici, è di difficile coordinazione.

Preso atto che la Corte di Appello di Milano con nota 05 febbraio 2021 si è già fatta parte diligente comunicando che, a seguito di interlocuzioni con gli organi competenti Regionali, il personale degli Uffici Giudiziari della Lombardia è stato inserito in via prioritaria nella somministrazione dal Piano Vaccini fase 2.

La scrivente O.S., premesso quanto sopra, incalza codesta Amministrazione affinché solleciti tutti i distretti di Corte di Appello ad interloquire ufficialmente con le autorità sanitarie regionali competenti affinché il personale degli uffici giudiziari sia inserito, su base volontaria, nella fase 2 del piano vaccini.

Quanto sopra a salvaguardia della salute dei lavoratori e di quanti frequentano gli Uffici Giudiziari del Paese.