ANCORA UNA BUFALA, DEL SOLITO SINDACATO, SULLA TASSAZIONE DEI BUONI PASTO

C’è qualcuno che continua, con troppa leggerezza, a provocare confusione tra i lavoratori pur di arraffare qualche tessera.

 

Ci riferiamo alla diffida, messa in giro dai soliti noti, con la quale il lavoratore dovrebbe richiedere all’Amministrazione di appartenenza la restituzione dell’irpef pagato in più sulla differenza tra il valore nominale e quello effettivo dei buoni pasto a lui erogati negli ultimi 5 anni.

 

A sostegno di tale richiesta quel sindacato fa esplicito riferimento ad una risoluzione delle Agenzie delle entrate del 29 marzo 2010 (male interpretata, speriamo non volutamente) rivolta non ai lavoratori ma agli esercizi commerciali che accettano i buoni pasto. Quindi non è il lavoratore che ha un valore più basso ma colui che lo riceve come corrispettivo di pagamento. Infatti sono costoro che incassano, dalle aziende che emettono i buoni pasto, un controvalore monetario inferiore come da percentuali indicate nella diffida.

 

E comunque, per sgomberare il campo da qualsiasi equivoco, chiunque può constatare utilizzando il buono pasto in un supermercato che se spende 7,00 euro paga un ticket da 7,00 euro, cioè il valore effettivo.

 

Il fatto si commenta da solo.

 

Cosa ben più concreta, laddove ci sia la larga adesione dei lavoratori e delle famiglie, è la proposta di legge d’iniziativa popolare su “reddito e consumi” depositata dalla USB in Cassazione il 2 febbraio 2011, dove si prevede, tra l’altro, all’art. 1 comma 10, che la franchigia fiscale sui buoni pasto venga elevata dagli attuali euro 5,29 a euro10,60.

 

A questo proposito informiamo che la raccolta ufficiale delle firme partirà il 4 marzo 2011.

 

Pertanto tutti i lavoratori interessati a firmare e collaborare alla relativa raccolta delle firme potranno rivolgersi alle sedi territoriali USB oppure direttamente alla struttura nazionale USB giustizia.

 

Sul sito nazionale USB nonché su quello della giustizia troverete il testo del Disegno di Legge e la relazione ad esso allegata.