APPELLO AI LAVORATORI E ALLE RSU

Roma -

La manovra finanziaria colpisce senza pietà i lavoratori pubblici e ancora una volta vengono risparmiati i veri responsabili della crisi: banchieri, politicanti, corruttori ed evasori, premiati oltretutto con lo scudo fiscale.

 

 

I lavoratori del pubblico impiego si ritrovano bloccati gli aumenti contrattuali, trasformato il TFS in TFR che sarà poi rateizzato annualmente, mentre oggi viene liquidato in 90 giorni e con una sola soluzione, differito il diritto alla pensione, con le finestre del 2011 che vengono fatte slittare di 13 mesi, cioè se un lavoratore matura i requisiti a gennaio 2011 dovrà aspettare febbraio 2012 per andare in pensione.

 

 

 

I cittadini dovranno subire la riduzione dei servizi, forniti dalle autonomie territoriali e regionali, dovuta ai 4 milioni di tagli dei trasferimenti dallo Stato Centrale. Significa: meno asili nido, meno posti letto negli ospedali, meno trasporto pubblico, meno formazione professionale, aumento dei tributi locali e dei ticket sanitari, altro che meno tasse per tutti!.

 

 

 

Macelleria sociale, come l’ha definita più di un commentatore.

 

 

 

I lavoratori della Giustizia sconteranno per di più, anche un contratto integrativo che a parità di salario li vedrà impegnati con una flessibilità ancora maggiore rispetto al passato, che peggiorerà ulteriormente la loro condizione stante il perdurare del blocco del tourn-over.

 

 

 

La sottrazione di piccole dosi di diritti, negli anni scorsi è passata quasi sotto silenzio, anche con la complicità dei sindacati concertativi; solo per ricordare a chi di dovere, che la politica dei redditi del ’92, la legge Dini del ’95 ed il protocollo sul welfare (L . 247/2007) hanno visto tutti, governi di destra, di centro, di sinistra e i sindacati confederali, uniti a tagliare, senza mai mettere in discussione i privilegi e le rendite della casta.

 

 

 

La R.d.B. P.I. non è mai stata cinghia di trasmissione di governi, di partiti e politicanti, non cede al ribasso, ha valutato e valuterà manovre, contratti, accordi, solo pensando alle ricadute sui lavoratori e se, per essi vi è un concreto avanzamento delle condizioni materiali.

 

 

 

Facciamo appello ai lavoratori, alle RSU, ai disinteressati cronici: è arrivato il momento delle scelte, di essere protagonisti in prima persona della propria fortuna, con R.d.B. P.I.

 

 

 

5 giugno Manifestazioni Nazionali a Roma e Milano

 

 

 

14 Giugno sciopero nazionale del Pubblico Impiego