APPELLO AI LAVORATORI

Roma -

Il 5 Dicembre la RdB Giustizia, ha indetto lo sciopero dei lavoratori amministrativi del ministero della Giustizia.

Negli ultimi tempi si è assistito ad uno spaventoso arretramento dei diritti e del salario.

La riduzione delle dotazione organiche fa cadere ogni ipotesi di ricollocazione, blocca gli interpelli e non permetterà nessuna nuova assunzione.

L’irrigidimento del part-time non consentirà a tante lavoratrici la cura della famiglia, necessaria stante la riduzione dei servizi sociali.

L’importo del FUA è stato riportato ai livelli del 2004 e ulteriormente ridotto del 10% e distribuito su base meritocratica, combinato al misero rinnovo contrattuale (8 euro lordi al mese per il 2008) produrrà la riduzione nominale del salario per i prossimi anni.

Il DL 847, attualmente al Senato modifica in peggio la disciplina del rapporto di lavoro.

 

La RdB PI del settore giustizia ritiene che la misura sia colma e non è più possibile sopportare oltre.

UNICA SOLUZIONE PER FRONTEGGIARE QUESTO STATO DI COSE È RICOSTITUIRE L’UNITÀ FRA I LAVORATORI PER RIAPRIRE UNA NUOVA, FORTE STAGIONE DI LOTTE IN GRADO DI RICONQUISTARE I DIRITTI SOCIALI E DI INVERTIRE LA ROTTA DI UNA POLITICA CHE HA OPERATO, FINO AD OGGI, AD ESCLUSIVO FAVORE DELLE CLASSI PIÙ FORTI DEL PAESE.

 

Anche per questo:

Venerdì 5 dicembre sciopero nazionale della Giustizia con Corteo a Roma da Piazza San Marco e manifestazioni nelle principali città.

 Per la progressione di carriera di Tutti;

 Contro la riduzione delle dotazione organiche, taglio del salario accessorio, blocco degli interpelli e pesanti restrizioni all’istituto part-time come previsto dalla L. 133/2008;

Per la perequazione della indennità di amministrazione a quella del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e Giustizia Minorile;