APPLICAZIONI A CALTANISSETTA: UN MODELLO DA SEGUIRE...
Con la consueta puntualità ha fatto la sua comparsa il volantino del solito sindacato che indica come “un modello per tutti”, quindi da seguire, la favorevole vertenza sulle applicazioni nel Distretto di Caltanissetta. Si tratta di un notiziario flash: in effetti i flash abbagliano, si sa.
Se vi fosse un minimo di correttezza e rispetto dell’intelligenza dei lavoratori, lo stesso sindacato avrebbe però dovuto precisare che il merito di aver ristabilito le regole è stato dell’Unione Sindacale di Base.
Nel documento invece quel sindacato, e non è la prima volta, si attribuisce meriti per il lavoro svolto da altri.
Come al solito occorre fare chiarezza:
In tema di mobilità del personale, da anni denunciamo una serie di inadempienze le cui conseguenze si riflettono gravemente sui lavoratori che abitano lontano dai luoghi di lavoro. Appare evidente che se il Ministero avesse puntualmente adempiuto all’obbligo di bandire gli interpelli annuali di trasferimento del personale, non si sarebbe arrivato all’uso e all’abuso delle applicazioni temporanee; istituto, giova ribadirlo, cui la nostra O.S. non è contraria, se usato correttamente e a beneficio di tutti. In ogni caso se il tema della mobilità del personale è ritornato all’ordine del giorno del Ministero, il merito non è da attribuire di certo alle OO.SS. che per anni sono state in silenzio o hanno utilizzato l’accordo per proprio utile.
Non meno evidente è che in presenza di serene relazioni sindacali la proposizione dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori (denuncia al giudice della condotta antisindacale dell’Amministrazione) non sarebbe stata necessaria. La volontà di escludere dai sistemi di partecipazione la nostra organizzazione, attesa la nostra reale indipendenza, comporta il dovere di ricorrere a qualsiasi mezzo di lotta, pena la conferma di sgradevoli comportamenti sindacali di tutela (o privilegio) in favore di alcuni lavoratori, possibilmente dotati della “tessera giusta”. Ci auspichiamo, ovviamente, che tutto ciò appartenga al passato.
Tuttavia il tempo è galantuomo. Laddove i lavoratori si avvicinano alla nostra Organizzazione Sindacale, prendono coscienza di come fare sindacato in maniera pulita e leale sia il nostro obiettivo.
In Sicilia, come nel resto d’Italia, si vanno ripristinando le corrette relazioni sindacali, applicando al tavolo di contrattazione tutti gli strumenti previsti perché tutti i lavoratori possano fruire di tutto ciò che la normativa prevede per rendere meno gravosa la prestazione lavorativa. E, ciò che è più importante, in favore di tutti, non di qualche amico, ovvero dei B3, degli A1 o dei C1, il che danneggerebbe l’unità dei lavoratori.
E’ chiaro che ciò comporta il superamento di prassi scorrette incancrenitisi da anni, ma ribadiamo che i benefici che ne traggono i lavoratori, non più costretti a prostrarsi di fronte al “caporale” di turno, e gli apprezzamenti che riceviamo dai colleghi e, a volte, anche dai Dirigenti, costituisce il raggiungimento dello scopo che ogni vero Sindacato (con la “S” maiuscola) dovrebbe prefiggersi. I sorrisi rassicuranti, il “millantato credito”, le bugie sui mirabolanti aumenti li lasciamo a coloro cui piacciono i flash dei giornalisti quando firmano accordi truffa con il Governo; o li usano per abbagliare i lavoratori.
Aderisci all’USB il sindacato con e per i lavoratori. Sostieni le iniziative di lotta a salvaguardia del salario, del lavoro, dei diritti, della dignità e contro ogni tentativo di importare il modello Marchionne nella Pubblica Amministrazione. Basta accordi sulla pelle dei lavoratori
l’11 Marzo 2011 Sciopero generale La dignità, il salario e i diritti dei lavoratori non sono in vendita.