CIRCOLARE su relazioni sindacali e sistema di partecipazione. Orario di lavoro.

La USB contesta la circolare emanata dalla direzione generale del Personale.

Roma -

La scrivente O.S. ha preso visione di una circolare ministeriale datata 22-3-2013 prot. n. 116/349/SB/I con la quale codesto Direttore Generale informava gli uffici periferici che, a seguito del chiarimento fornito dal Dipartimento della Funzione Pubblica, le materie dell’articolazione dell’orario di lavoro, della definizione dei carichi di lavoro e della valutazione della prestazione possono essere oggetto esclusivamente di informazione.

La USB P.I. stigmatizza l’ennesimo tentativo, da parte dei vertici di codesta Amministrazione Centrale, di limitare il legittimo esercizio dell’attività sindacale con grave pregiudizio per la tutela dei diritti del personale giudiziario.

Inoltre questa O.S. censura il comportamento tenuto dall’Amministrazione nell’emanare una circolare su una materia così delicata quale l’articolazione dell’orario di lavoro e che sconfessa platealmente svariati e diversi livelli di contrattazione (accordi tuttora vigenti fino a nuova regolamentazione contrattuale, compreso il CCNI 29-7-2010 del Ministero della Giustizia).

La USB rileva anche, qualora si volesse dare credito al parere espresso dalla funzione pubblica su cui si esprimono forti dubbi e perplessità giuridiche, la gravità del comportamento dell’amministrazione che nessuna informazione preventiva, della citata circolare, è stata ufficialmente fornita alle organizzazioni sindacali legittimate.

La USB P.I. chiede, pertanto, l’immediata revoca della circolare 22 marzo 2013 di codesta Direzione Generale con riserva di adottare, in difetto, ogni utile iniziativa legale e di mobilitazione del personale giudiziario, già profondamente amareggiato e preoccupato per eventuali ed imminenti iniziative che i singoli Dirigenti intenderanno unilateralmente adottare in materia di orario di lavoro.