COMUNICATO DI LI GOTTI SULLO STATO DEL PDL

Roma -

        Roma,  lì 24 ottobre 2007

 

 

A tutte le organizzazioni sindacali

CGIL FP

CISL FP

UIL PA

UNSA SAG CONFSAL

FLP

R.d.B. PI

FEDERAZIONE INTESA

 

 

 

 

 

 

 

Ho in più occasioni aggiornato sullo stato del disegno di legge predisposto dal Ministero avente per oggetto la progressione di carriera e l’istituzione dell’ufficio per il processo.

Allo stato il ddl è in discussione presso la Commissione Giustizia Camera. Il 24 ottobre si sono concluse le audizioni. Nel complesso tutti i soggetti ascoltati hanno espresso apprezzamento per il ddl 2873.

L’unica voce dissonante, sia pure parzialmente, è stata quella delle Camere Penali, trasmessa con lettera.

La prossima settimana si avvierà la fase degli emendamenti. Sul contenuto degli stessi, posso confermare che il relatore On. Tenaglia presenterà con certezza gli emendamenti agli artt. 5 e 14, prevedendo l’utilizzazione dell’intera copertura finanziaria per la riqualificazione.

In tal modo il personale amministrativo che verrà coinvolto dalla “riqualificazione” sarà di 40.000 unità (copertura finanziaria pari a circa 110 milioni di euro oltre il FUA).

C’è da precisare che gli altri disegni di legge (On. Vitali, On. Siliquini, On. Mazzoni) non sono all’esame della Commissione Giustizia e, peraltro, la copertura finanziaria da essi prevista è di soli 86 milioni di euro, ossia sufficiente solo per il 60% del personale.

Preciso ancora che non abbiamo mai perso di vista il quadro generale che ci eravamo prefissati: mantenere in piedi l’intero impianto proprio perché la progressione di carriera continui a far parte di un progetto unico. Così come il processo telematico, gli archivi informatizzati, la notifica fatta via email, il pagamento facilitato dei contributi, ecc...

 A questo punto, però, ho l’esigenza di richiamare un altro argomento importante, precisando alcune questioni altrettanto prioritarie.

La legge ci vincola, entro il 2008, alla stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato, che da troppo tempo si trovano in condizione di precarietà, costretti ad attendere il rinnovo del proprio contratto ogni anno.

Abbiamo chiarito in sede di discussione sindacale che la partita doveva essere giocata sul piano della legalità.

A fronte di ciò non possiamo eludere il progetto che stiamo portando avanti in ambito di riorganizzazione degli uffici giudiziari, ed i presupposti per i quali abbiamo presentato il ddl 2873 AC: riqualificare, formare professionalità di alto livello, necessarie proprio all’istituzione dell’ufficio per il processo.

Con queste premesse il ddl 2873 configurerà la nuova dotazione organica del personale, anche in correlazione con la progressione in carriera per il personale e predisponendo, soprattutto in seconda e terza area, lo spazio per quei lavoratori che si trovano in qualifiche meno elevate e che devono essere  soddisfatti nel loro diritto alla stabilizzazione. 

La legge finanziaria, infatti, impone questo processo comunque entro il limite dei posti disponibili, e a tutt’oggi le figure professionali interessate alla stabilizzazione sono collocate, in maggior misura, nelle posizioni A1 e B1, ossia  dove figurano non esservi  posti in ruolo, ma, al contrario, ruoli già in sovrannumero.

Ancora, richiamo le regole generali sul presupposto del diritto sancito dalla finanziaria per il 2007, che impongono la composizione di una graduatoria al fine di immettere in ruolo il personale della Pubblica Amministrazione.

In questo caso abbiamo registrato il dissenso di chi non vuole alcuna forma di selezione. Voglio però precisare sul punto che il  “colloquio”, o in generale qualunque soluzione fosse scelta per stilare la c.d. graduatoria, non sarà determinante ai fini dell’ingresso in ruolo, ma ai fini valutativi per la formazione della graduatoria e del ruolo stesso.

L’Amministrazione sta studiando, anche su sollecitazione di tutti i sindacati che ne hanno fatto richiesta, le modalità di immissione del personale da stabilizzare, pensando anche alla possibilità di anticipare il bando.

Il nostro obiettivo, fermo il limite temporale del 2008, è quello di contemperare il diritto dei lavoratori a tempo determinato ad essere stabilizzati dopo tanti anni passati a svolgere il lavoro nelle strutture dell’Organizzazione Giudiziaria, e quello dei lavoratori di ruolo, che da molti anni attendono un progetto di riqualificazione.

Con viva cordialità.

 

 

                                                                                       f.to  Avv. Luigi Li Gotti