DIFFIDA PER GLI ECCESSIVI CARICHI DI LAVORO E STRESS DA LAVORO CORRELATO
La USB Giustizia ha inviato la diffida allegata ai vertici del ministero per porre un freno allo scandaloso dilagare da parte dei dirigenti e capi degli uffici di spalmare sul personale in servizio i compiti precedentemente assegnati a coloro che vanno in pensione.
Nel corso degli anni, per effetto dei risparmi di spesa abbiamo assistito ad un taglio sulle piante organiche ed al blocco del turn-over che hanno determinato in alcuni uffici una scopertura complessiva che supera il 40-50 per cento del personale.
Tutto questo ha spinto i capi degli uffici ed i dirigenti: a ricorrere alle applicazioni, diventate ormai selvagge in alcuni distretti, determinando che una coperta di per sé già corta si allungasse da una parte per scoprirsi dall'altra;
A sovraccaricare e pretendere che il personale restante si accollasse i servizi e i compiti di coloro che sono cessati dal servizio a qualsiasi titolo, situazione questa umanamente non più sopportabile;
A pretendere di applicare la performance nonostante le condizioni disumane in cui i lavoratori sono costretti ad operare.
Il peggio sta nel fatto che piuttosto di assumersi la responsabilità di dire che nelle condizioni date non è possibile assicurare tutti i servizi riducendo le attività, scaricano il tutto sull'ultima ruota del carro senza neppure prendersi la briga di elencare le priorità cui il dipendente deve attenere vista la molteplicità dei compiti in capo ad ogni singola persona.
Questa situazione non è più tollerabile
Sui vertici ministeriali e i dirigenti ricade la responsabilità del benessere psico-fisico del lavoratore, garantendo sicurezza e salubrità nei luoghi di lavoro ed è a loro che USB chiede conto e garanzie.
Questo è il primo passo, cui seguiranno iniziative concrete, anche locali e personali per porre un freno a questa deriva, qualora l'amministrazione resti cieca e sorda alle richieste di cui alla diffida.
USB al fianco dei lavoratori a garanzia e difesa dei loro diritti e per abbattere le disuguaglianze.