[Dip. MINORILE e COMUNITA'] Accordo sulle progressioni economiche: SOLO per il 17% delle lavoratrici e dei lavoratori! @usbgiustizia
Il 13 settembre è stato sottoscritto l'accordo per le progressioni economiche al Ministero della Giustizia: al Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità spetterà solo al 17% del Personale.
USB P.I. non ha sottoscritto l'accordo: il 17% è la consueta elemosina, dopo ben sette anni dall'ultima progressione, dopo tanto immobilismo il Personale aspettava e, soprattutto, meritava molto di più di quanto messo sul piatto della bilancia, considerate le poco umane condizioni di lavoro in cui è costretto ad operare ogni giorno a causa delle strutturali carenze di organico note a tutti.
L’ennesimo accordo a perdere, sottoscritto dai sindacati complici, che concorrerà ad alimentare la guerra tra poveri già scatenata dall’applicazione del 21 quater per i cancellieri e gli ufficiali giudiziari del D.O.G.
Anche per le figure apicali della seconda area del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità, nessuna norma che permettesse di superare i vincoli di legge per transitare in terza area, in un contesto in cui i contratti sono bloccati da anni, di tiro incrociato sui pubblici dipendenti, di provvedimenti penalizzanti sulla 104/92, di aumento vertiginoso del carico di lavoro, di innalzamento dell’età pensionabile, di diritti scippati alle lavoratrici e ai lavoratori,
l’Amministrazione doveva e poteva fare di più!
Questo accordo ricadrà economicamente sulle spalle di tutto il Personale, soprattutto di quello che rimarrà “al palo”, in quanto i fondi per finanziare le progressioni economiche saranno prelevati dal FUA che risulterà, così, quasi prosciugato per la produttività a seguito dei passaggi.
Questa Amministrazione in tutti questi anni poteva e doveva osare di più, come richiesto da questa Organizzazione Sindacale: disporre un provvedimento legislativo che comprendesse una sanatoria per tutti i profili professionali riguardante la progressione giuridica ed economica di tutto il Personale, programmata nel tempo. In sostanza, invece, con questo ennesimo accordo “truffa” la maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori al danno aggiungeranno la beffa.