Incontro con il sottosegretario Ferraresi: ANCORA POCA CHIAREZZA

In allegato il comunicato relativo all'incontro con il sott. Ferraresi e gli gli audio degli interventi della USB PI durante la riunione.

Roma -

La riunione dell’11 ottobre 2018 al Ministero è stata informativa più che fattiva, quindi allo stato dell’arte nulla di nuovo è emerso, almeno rispetto alle aspettative dei lavoratori della giustizia.

In sostanza gli altri sindacati hanno chiesto e ribadito il rispetto dell’accordo del 26 aprile 2017.

Peccato che quell’accordo avrebbe già dovuto produrre i suoi effetti, da tempo, per la quasi totalità degli impegni assunti dall’amministrazione e dai cinque sindacati firmatari.

La USB nel corso della riunione ha ribadito:
1. che per un vero governo del cambiamento occorre discontinuità con il passato;
2. che dopo 40 anni di chiacchiere i lavoratori vorrebbero fatti e non parole;
3. che prioritario è procedere alla riqualificazione di tutto il personale attraverso un atto legislativo o quant’altro il ministro riterrà più opportuno ed efficace;
4. che serve risolvere il problema dello scorrimento delle graduatorie del 21 quater tenuto conto che con la normativa vigente è impossibile assorbire tutti gli idonei;
5. che solo togliendo il tappo al collo di bottiglia del passaggio dalla seconda area in terza si potrà procedere allo scorrimento di tutti gli altri lavoratori della seconda e prima area;
6. che è vergognosa l’inerzia dell’amministrazione la quale in otto lunghi anni non è riuscita a pubblicare il bando per 270 ausiliari pertanto oggi si rende necessario il passaggio di tutti dalla prima alla seconda area, senza se e senza ma;
7. che si dovrà procedere alle assunzioni per i posti che si renderanno vacanti all’esito delle procedure di riqualificazione;
8. che va immediatamente bandito l’interpello per tutti i lavoratori da troppo tempo sacrificati alle logiche di emergenza dell’amministrazione;
9. che occorre mettere in sicurezza tutti i palazzi di giustizia la cui tenuta statica è precaria;
10. che è necessaria una politica per il benessere dei lavoratori sui luoghi di lavoro;
11. che occorre una classe dirigente capace di assumersi le proprie responsabilità e che ci siano direttive univoche onde evitare applicazioni distorte dei contratti;


Le risposte dell’amministrazione:


1. volontà di aprire un interlocuzione con la parte sindacale anche con tavoli monotematici;
2. sottoscrizione del FUA 2017 in tempi brevissimi e probabile apertura contrattazione FUA 2018;
3. pubblicazione delle graduatorie relative alle progressioni economiche nella prima settimana di novembre;
4. il bando per la progressione giuridica di 270 ausiliari è all’esame della Funzione Pubblica;

5. lo scorrimento delle graduatorie di cui al 21 quater così come affermato dalla USB è legato, a legislazione vigente, alle nuove assunzioni di funzionari;
6. probabile interpello per la sola figura dell’assistente all’esito dell’autorizzazione, da parte della Funzione Pubblica, per l’assunzione di altri 200 idonei dalla graduatoria degli assistenti.

Quindi allo stato dell’arte poche certezze e, meno che mai concretezza, nella risoluzione delle priorità esposte dalla USB.

Questa O.S. incalzerà il nuovo governo affinchè affronti e risolva i problemi che affliggono i lavoratori della giustizia, in caso contrario la USB è pronta a scendere in piazza, sappia il ministro che non faremo sconti a nessuno.

Intanto martedì 16 ottobre 2018 dalle ore 12 alle 14 manifestazione degli ausiliari dei ministeri, sotto la funzione pubblica, per affermare il diritto alla carriera e per fermare lo sfruttamento sistematico in mansioni superiori.