L'ON. LUIGI LI GOTTI RISPONDE ALLA RdB

Roma -

Dopo le dichiarazioni del ministro Mastella a Torre Annunziata, il sottosegretario lo smentisce. Chi dice la verità il ministro o sottosegretario?? Di seguito il comunicato.

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Ho in numerose occasioni fornito corrette informazioni sul DDL 2873 e, in specie, sugli artt. 5 e 14. Ho esplicitato come sia necessario emendare i suddetti due articoli, utilizzando l’intera copertura finanziaria. Il fatto che siano necessari gli emendamenti, significa che l’attuale testo (con previsione di utilizzo di 96 milioni dei 110 milioni previsti) non è sufficiente alla riqualificazione di 40.000 dipendenti. Lo sarà solo con la completa utilizzazione della copertura prevista dei 110 milioni di euro. Il relatore On. Tenaglia presenterà tali emendamenti (a me già noti). E’ del tutto evidente che il Ministro ha dato la risposta avendo quale riferimento l’attuale testo del DDL 2873, essendo impensabile che potesse riferirsi agli emendamenti che saranno presentati dal relatore. Queste cose sono state da me dette negli incontri con le organizzazioni sindacali e più volte scritte. Devo, purtroppo, prendere atto di non essere riuscito a spiegarmi. Devo altresì prendere atto che non si parla di altri disegni di legge, essendo maturata la consapevolezza che l’unico disegno di legge sul quale si lavora è quello del Governo. Questo responsabile ravvedimento è certamente positivo. Rimango però stupito per una certa ritrosia a parlare, tutti, la stessa lingua. Io vado avanti per la mia strada, (ma sono in ottima e numerosa compagnia) sapendo di fare l’interesse dei lavoratori; difendo quindi il topolino del DDL, non avendo più letà per occuparmi degli elefanti volanti. Se qualcuno, munito di bacchetta magica, ha alternative soluzioni “concrete”, sarebbe un vero peccato che le tenesse per sé, privando i lavoratori di una siffatta opportunità. Sia comunque chiaro che non è mio interesse e costume, polemizzare con alcuno, avendo piuttosto la necessità di intervenire sulla sterile disinformazione, consapevole che l’ultima cosa di cui hanno bisogno i lavoratori, giustamente delusi e arrabbiati dopo tanti anni, sia la confusione. Spero che giovedì, la Commissione Giustizia, possa votare il testo che dovrà approdare in Aula e, quindi, buon lavoro, con i debiti scongiuri (servono anche questi, perbacco se servono).

f.to Avv. Luigi Li Gotti