NOI NON SIAMO I BANCOMAT DEL GOVERNO! venerdi 28 Maggio, i lavoratori della pubblica Amministrazione hanno manifestato davanti alle banche.
Prossimi appuntamenti contro la manovra-massacro:
5 giugno manifestazioni a Roma e Milano
14 giugno sciopero generale del Pubblico Impiego
Si sono svolti in tutta Italia le manifestazioni dei lavoratori pubblici davanti alle sedi degli istituti bancari per la prima giornata di mobilitazione nazionale indetta oggi da RdB/USB Pubblico Impiego.
A Catanzaro, Vicenza, Padova, Torino, Milano, Parma, Ancona nella mattinata; a Roma, Genova, Vicenza, Bologna, Firenze, Napoli, Salerno, Catania, Palermo, Cagliari nel pomeriggio, i lavoratori sono scesi in piazza a gridare il loro sdegno contro una manovra che li penalizza nel salario e taglia posti di lavoro espellendo tanti precari, mentre non tocca gli interessi di banche, speculatori finanziari, evasori fiscali, corrotti e corruttori, veri responsabili della crisi in corso.
A Roma circa 200 lavoratori hanno raggiunto la sede centrale della Banca d’Italia in via Nazionale. Espliciti gli striscioni dei manifestanti davanti Palazzo Koch: “20 ANNI DI SACRIFICI POSSONO BASTARE! ORA PAGHI CHI NON HA MAI PAGATO”; “I LAVORATORI PUBBLICI NON SONO IL BANCOMAT DEL GOVERNO”. Alcuni cartelli riportavano nel dettaglio gli utili delle banche e delle società finanziare; altri ancora le pensioni percepite mensilmente da alcuni illustri pensionati INPDAP, distintisi per ostilità verso i lavoratori pubblici e per i quali la pensione non rappresenta l’unica fonte di reddito: Giuliano Amato, con 22.048,11 Euro; Mario Draghi, con 14.843,56; Giuliano Cazzola, 10.776,66, per citarne solo alcuni.
La forte e diffusa partecipazione a questa prima risposta del lavoro pubblico contro la manovra-massacro del governo conferma la necessità dei prossimi appuntamenti di lotta indetti dalla Unione Sindacale di Base: il 5 giugno le manifestazioni a Roma e Milano; il 14 lo sciopero generale del Pubblico Impiego l’intera giornata.