NULLA DI FATTO ALL'ARAN sull'interpretazione autentica del CCNL Comparto Ministeri

Roma -

Per la mancata partecipazione della totalità delle Confederazioni e Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL 2006/2009, l’odierna riunione convocata all’ARAN non ha sortito alcun risultato.

 

Il tavolo negoziale era stato attivato dal Tribunale di Rovigo, a norma dell’art.64 del d.lgs. n. 165/2001, per ottenere dall’unanimità delle parti sottoscrittrici del CCNL 2006/2009 un’interpretazione autentica sulle “controverse” clausole contrattuali che avrebbero dovuto garantire una vera riqualificazione professionale al personale giudiziario.

 

In particolare alcuni dipendenti del Tribunale di Rovigo, tutti appartenenti all’attuale profilo professionale di funzionario giudiziario (ex cancelliere C1), hanno lamentato, per via legale, al Giudice del Lavoro come il nuovo ordinamento professionale previsto dal CCNI del Ministero della Giustizia 29-7-2010 non abbia loro consentito una sacrosanta collocazione nella fascia retributiva F3, secondo i parametri di una regolare riqualificazione professionale già garantita a tutti gli altri dipendenti ministeriali nel pieno rispetto del vigente contratto di Comparto; al contrario, come purtroppo accaduto per tutto il personale giudiziario, lo stesso contratto integrativo dopo aver operato lo “spacchettamento” di tutti i profili professionali collocati su due distinte aree ed introdotto nuove e diverse mansioni, si è limitato ad assicurare una mera progressione economica nell’ambito del profilo professionale di appartenenza.

 

Questa O.S., pur esprimendo forti perplessità sull’efficacia dell’istituto dell’interpretazione autentica dei contratti, ha convintamente partecipato alla riunione convocata dall’ARAN per sostenere le legittime pretese dei colleghi di Rovigo perché in buona sostanza coincidenti con la nostra piattaforma di rinnovo contrattuale.

La USB ha coerentemente sostenuto in sede negoziale la vera riqualificazione di tutto il personale giudiziario, ha promosso numerose iniziative di mobilitazione e di protesta su tutto il territorio nazionale, ha finanche proclamato uno sciopero di tutto il personale giudiziario per bloccare quello che si è poi rivelato un vergognoso e mortificante contratto integrativo, per di più condiviso solo da una minoranza sindacale.

 

La complessiva condizione di lavoro del personale giudiziario è tuttavia destinata a peggiorare anche per effetto delle imminenti misure previste dalla recente manovra finanziaria e, in particolare, dall’annunciata soppressione di molteplici uffici giudiziari con la conseguente deportazione del relativo personale.

Prepariamoci alla lotta !! CON USB si può