PRESIDIO e CORTEO a Montepulciano, 12 Dicembre ore 13,30
CONTINUA LA LOTTA DEI DIPENDENTI del Palazzo di Giustizia, sostenuti dal Sindacato USB P.I.
E’ stato organizzato per il giorno 12 dicembre 2012, dalle 13,30 alle 15,30, un corteo di protesta, che partirà di fronte al Palazzo di Giustizia e raggiungerà la piazzetta della Chiesa di Sant’Agnese.
La chiusura degli Uffici, non fa risparmiare, anzi fa aumentare le spese a carico dello Stato e ai Cittadini, aggravando notevolmente i disagi alla popolazione del luogo e delle zone limitrofe e crea enormi problemi di pendolarità per i circa 80 dipendenti, che si cerca di demotivare sempre più nell’impegno profuso nell’esercizio delle proprie funzioni, ben oltre gli ostacoli posti dalle note croniche carenze di personale e mezzi.
La destinazione di questi impiegati sarebbe la Sede di Siena, distante ben 75 Km., non in grado di ospitarli tutti, per cui dovranno essere individuati altri locali e probabilmente essere predisposte le strutture tecniche e di sicurezza necessarie, con i relativi costi. Di conseguenza, questa scelta non comporta alcun risparmio, diversamente da come sostenuto dall’Amministrazione, essendo l’attuale immobile di proprietà demaniale.
Il Sit-in di Montepulciano si inquadra nell'ambito della campagna avviata dalla USB P.I., con una serie di assemblee in tutti i Tribunali italiani , per sensibilizzare il personale giudiziario, gli operatori del diritto, le forze politiche e la società civile sugli effetti nefasti della legge di revisione della geografia giudiziaria e le sue drammatiche ricadute e che culminerà con una manifestazione nazionale a Roma, ci riferisce il Delegato regionale Usb P.I. per la Giustizia Toscana, Massimo Fussi.
Il prossimo 3 dicembre è indetta l'assemblea dei lavoratori giudiziari, che si terrà presso il Tribunale Roma, Aula Occorsio, P.le Clodio, dalle ore 10.30 alle ore 13.30.
L'assemblea è aperta alla partecipazione di tutto il personale, dei Capi degli uffici giudiziari e dei Magistrati interessati, dei professionisti forensi, dei politici, delle associazioni dei cittadini e degli organi di informazione.
La USB P.I. Settore Giustizia ha fin da subito espresso la propria contrarietà ai contenuti della legge delega, il cui unico vero obiettivo è il puro contenimento della spesa pubblica, che con la chiusura di circa un migliaio di Uffici giudiziari, sancirà il definitivo tracollo del sistema. Infatti queste soppressioni contribuiranno ad indebolire lo Stato di Diritto e a diffondere un generale senso di rassegnazione nel cittadino, che per far valere i propri diritti sarà costretto a rivolgersi ad un Giudice sempre più distante, anche dal proprio luogo di residenza.
Anche questa è una scelta politica "non neutrale", che persegue il coerente progetto di definitivo smantellamento del ruolo pubblico cui, forse ancora per poco, appartiene il servizio Giustizia. Uno smantellamento che si realizza con processi ormai tristemente noti da tempo: esternalizzazione e privatizzazione dei servizi, precarizzazione del personale, progressivo depauperamento delle risorse materiali, blocco delle assunzioni, riduzione delle piante organiche.