RIQUALIFICAZIONE: MINISTRO, FAI UNA COSA NE SBAGLI DUE !!! @usbgiustizia #riqualificazione

Roma -

Dopo circa un anno e mezzo di incontri, promesse, silenzi e mezze frasi, il Ministro Orlando, con il fido capo di Gabinetto Melillo ha “infilato”, in sordina, un emendamento nel DL 83/2015 per la riqualificazione dei cancellieri e degli ufficiali giudiziari ex B3, che è stato licenziato definitivamente ieri 28 luglio 2015.

 

Quell’emendamento oltre a non aver previsto il passaggio dall’area prima alla seconda (per intenderci gli ausiliari relegati in quel girone infernale dal quale non riescono ad uscire) ha dimenticato le altre figure professionali apicali della seconda area: contabili, esperti informatici, esperti linguistici. Dimenticanza voluta “furbescamente?”, ad essere maligni pensiamo di si.

Sicuramente questa situazione ingenererà, inevitabilmente, altro contenzioso che finirà per bloccare ancora una volta i percorsi di carriera a questo punto l’amministrazione avrà l’alibi per dire noi ci abbiamo provato la colpa è dei lavoratori troppo litigiosi.

 

Vediamo nel dettaglio, da quanto è dato capire, alcune considerazioni a caldo:

 

• neppure i cancellieri e gli ufficiali giudiziari possono cantare vittoria in quanto i posti riservati agli interni sono pari al 50% di assunzioni dall'esterno;

• il passaggio prevede il possesso del titolo di studio necessario per l'accesso alla terza area;

• non vi è nessuna garanzia della permanenza nella sede attuale di servizio;

Se prendiamo come riferimento le procedure concorsuali definite dal 2009 sappiamo che sono stati assunti circa 375 tra ufficiali giudiziari e funzionari giudiziari, circa 90 funzionari presi dalla graduatoria dell'ICE, altri 675 sono stati previsti con il bando, per 1031 posti, di mobilità esterna. A questi andranno aggiunti gli altri funzionari che saranno assunti dal futuro bando annunciato dal Ministro per 2000 lavoratori delle autonomie locali; quindi in totale permanendo il vincolo del 50%, nelle migliori delle ipotesi avremo a disposizione circa 2100 posti per 6900 tra cancellieri e ufficiali giudiziari presenti al 14.11.2009.

 

Per gli altri cancellieri e ufficiali giudiziari che rimarranno nella seconda area si creerà un ruolo ad esaurimento. Ciò significa che si formerà un tappo per cui le restanti qualifiche non avranno uno sbocco per la progressione di carriera.

 

Se questo è il topolino partorito dalla montagna ringraziamo tutte le organizzazioni sindacali collaborazioniste e anche quelli che hanno lavorato sottobanco con i vertici ministeriali e i vari politici di turno, creando un vero e proprio guazzabuglio dal quale sarà difficile venirne fuori.

 

La USB P.I. è profondamente delusa ed insoddisfatta di questa situazione che a ben vedere ha dei responsabili. Oggi c’è chi rivendica la vittoria di “Pirro”. C’è chi lamenta che l’emendamento su cui hanno lavorato riguardava tutti. Una domanda sorge spontanea: ma perché nessuno ha pensato di sedersi intorno ad un tavolo per discutere tutti insieme ed evitare questo disastro?

 

Perché ognuno ha pensato di percorrere strade diverse?

Noi della USB ingenuamente abbiamo creduto che tutti avessero a cuore, almeno per una volta, gli interessi dei lavoratori della Giustizia, purtroppo prendiamo atto che si continua a parlare bene ed a razzolare male. Evidentemente il lupo perde il pelo ma non il vizio.

 

La USB nella propria bozza di riorganizzazione, presentata al Ministro nel giugno 2014, aveva indicato con chiarezza l’unica strada percorribile per superare gli ostacoli giuridici e normativi che impedivano la legittima e sacrosanta riqualificazione di tutto il personale giudiziario e cioè nell’ambito della riorganizzazione del Ministero della Giustizia si proceda:

• ad una riduzione ed accorpamento dei profili professionali;

• ad una revisione degli stessi che tenga conto dei nuovi processi lavorativi e tecnologici;

• alla ricollocazione del personale nell’ambito di nuove figure professionali più rispondenti ai nuovi modelli organizzativi e alle reali esigenze dell’amministrazione.

 

Questo è l’unico modo per uscire dal guazzabuglio nel quale eravamo, oggi, peggiorato dalla soluzione prospettata. Altre soluzioni sono perdenti per i lavoratori e funzionali solo a una certa politica e classe sindacale.

 

La USB continuerà a battersi per tutto ciò e se risposte soddisfacenti non arriveranno si mobiliterà chiamando tutti coloro che si sentono esclusi e penalizzati da questa situazione ad agire il conflitto sui posti di lavoro per rivendicare il maltolto.

 

CON LA USB E’ POSSIBILE

 ARTICOLO 21-quater. (APPROVATO)

(Misure per la riqualificazione del personale dell’amministrazione giudiziaria).

1. Al fine di sanare i profili di nullità, per violazione delle disposizioni degli articoli 14 e 15 del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) comparto Ministeri 1998/2001, delle norme di cui agli articoli 15 e 16 del contratto collettivo nazionale integrativo del personale non dirigenziale del Ministero della giustizia quadriennio 2006/2009 del 29 luglio 2010, assicurando l’attuazione dei provvedimenti giudiziari in cui il predetto Ministero è risultato soccombente, e di definire i contenziosi giudiziari in corso, il Ministero della giustizia è autorizzato, nei limiti delle posizioni disponibili in dotazione organica, a indire le procedure di contrattazione collettiva ai fini della definizione di procedure interne, riservate ai dipendenti in possesso dei requisiti di legge già in servizio alla data del 14 novembre 2009, per il passaggio del personale inquadrato nel profilo professionale di cancelliere e ufficiale giudiziario dell’area seconda al profilo professionale di funzionario giudiziario e di funzionario dell’ufficio notifiche, esecuzioni e protesti (UNEP) dell’area terza, con attribuzione della prima fascia economica di inquadramento, in conformità ai citati articoli 14 e 15 del CCNL comparto Ministeri 1998/2001. Ogni effetto economico e giuridico conseguente alle procedure di riqualificazione del personale amministrativo di cui al presente articolo decorre dalla completa definizione delle relative procedure selettive.

 

2. Ai fini del rispetto delle previsioni del CCNL comparto Ministeri 1998/2001, di cui al comma 1, il rapporto tra posti riservati ai dipendenti e posti riservati agli accessi dall’esterno è fissato nella percentuale, rispettivamente, del 50 per cento e del 50 per cento, computando nella percentuale gli accessi dall’esterno sulla base di procedure disposte o bandite a partire dalla data di entrata in vigore del citato CCNL, ivi compresi gli accessi per effetto di scorrimenti di graduatorie concorsuali di altre amministrazioni e le procedure di mobilità esterna comunque denominate, anche ai sensi dell’articolo 1, comma 425, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come modificato dall’articolo 21 del presente decreto.

 

3. Il Ministero della giustizia procede alla rideterminazione delle piante organiche conseguente alle procedure di cui ai commi 1 e 2.

 

4. Le qualifiche di personale amministrativo di cancelliere e di ufficiale giudiziario restano ad esaurimento in area seconda sino alla completa definizione delle procedure selettive di cui al comma 1 e alla rideterminazione delle piante organiche di cui al comma 3.