RIUSCITO IL PRESIDIO A PADOVA
Una cinquantina di dipendenti del Tribunale e della Procura di Padova ha compiuto oggi un sit-in davanti al tribunale euganeo contro ''l'ennesima crocifissione dei lavoratori giudiziari'' relativa alla scarcerazione di un marocchino accusato di aver violentato una ragazzina di 14 anni.
Preoccupazione e' stata espressa anche per ''la privatizzazione delle cancellerie ventilata dal Ministro Brunetta''. ''La vera ragione dell'inefficienza della giustizia - ha scritto in una lettera aperta al Ministro della giustizia Pina Todisco, della direzione nazionale Rdb Cub - sta, oltre che nella cronica carenza di personale, mezzi, risorse e strutture, nella miriade di incombenze e di attivita' burocratiche legate all'iter processuale''. ''Nelle condizioni date - ha aggiunto - e' anche possibile qualche volta sbagliare, senza che per questo il lavoratore debba essere crocifisso''.
''Non vogliamo essere capri espiatori'', recitava lo striscione principale della manifestazione. Numerosi, inoltre, gli slogan per affermare ''la dignita' della categoria'' e per i diritti e il salario dei dipendenti degli uffici giudiziari giudiziari.
La Rsu del tribunale ha inoltre sottolineato ''l'assoluta mancanza di mezzi in cui si lavora ogni giorno''. ''Mancano gli strumenti minimi, dalle fotocopie alle penne - ha detto - e c'e' carenza cronica di personale, a fronte di una mole di lavoro piu' che raddoppiata''.
In allegato una ricca rassegna stampa.