STATO DI AGITAZIONE AL TRIBUNALE DI ROMA: PRESIDIO IL GIORNO 20 GIUGNO, ORE 9 PLE CLODIO

IL GOVERNO TAGLIA SULLA GIUSTIZIA:

i lavoratori crepano e i cittadini hanno meno servizi

 

Pina TA distanza di circa un anno dall’ultima grande mobilitazione dei lavoratori del Tribunale di Roma la situazione dell’ufficio giudiziario più grande d’Europa è purtroppo peggiorata, determinando tra i dipendenti un clima di insoddisfazione e malcontento.

La progressiva ed inesorabile riduzione della pianta organica, l’incremento dei carichi di lavoro, la mancanza di mezzi e strumenti si accompagnano all’inerzia (forse indisponibilità) dei Responsabili dell’Ufficio ad avviare con le parti sindacali un necessario processo di riorganizzazione del lavoro e dei servizi.

Al contrario, vengono adottate discutibili disposizioni sull’attribuzione di compiti e mansioni e si rimanda inspiegabilmente la decisione di limitare l’orario di apertura al pubblico delle cancellerie.

I lavoratori del Tribunale si sentono abbandonati al loro destino, sono sempre più demotivati e fiaccati dal peso degli impegni e delle responsabilità e temono anche per la loro salute.

La situazione rischia addirittura di precipitare se dal prossimo autunno venisse a mancare la collaborazione dei lavoratori cassaintegrati e tirocinanti che hanno finora garantito un serio e valido contributo a tutte le cancellerie di relativa assegnazione.

Nella partecipata assemblea sindacale del 23 maggio 2012 i lavoratori hanno chiesto alla USB P.I., sindacato maggiormente rappresentativo tra i dipendenti del Tribunale di Roma, di proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale per rivendicare:

 

- la riduzione dell’orario di apertura al pubblico;

- il pagamento del lavoro straordinario;

- il rigoroso rispetto delle mansioni, come previste dalle leggi e dei contratti vigenti;

- la complessiva riorganizzazione del lavoro e dei servizi, da attuarsi con la necessaria partecipazione delle parti sindacali;

- l’impegno per la riconferma dei cassaintegrati e tirocinanti di prossima scadenza;

- garantire ai cittadini un servizio di qualità.

A sostegno della vertenza è stata decisa, all’unanimità, una giornata di assemblea con presidio sindacale per il giorno 20 giugno 2012 dalle ore 9,00 alle ore 13,00.

Durante la manifestazione gli utenti del Palazzo di Giustizia saranno informati della difficile condizione di lavoro in cui è costretto ad operare il personale giudiziario e le inevitabili ricadute che avrà sul servizio giustizia.

 

RIVENDICHIAMO I NOSTRI DIRITTI E

DIFENDIAMO IL LAVORO PUBBLICO