TRIBUNALE di ROMA: Lettera alla Dirigente sull'ordine di servizio n. 81

In allegato la lettera alla dirigente del tribunale di Roma, sulla disposizione di servizio n.81

Roma -

La scrivente O.S., in riferimento all’ordine di servizio di cui all’oggetto e che per maggiore comprensione si allega, ribadisce l’illegittimità del provvedimento laddove nello stesso non sono state predisposte apposite turnazioni di personale con qualifiche superiori. Infatti trattandosi di udienze per direttissima, vi è concreta possibilità di adempimenti post-udienza urgenti ed indifferibili sicuramente non ascrivibili alle mansioni degli assistenti.

Nella declaratoria della mansioni di cui al Contratto Integrativo della Giustizia si legge che gli assistenti: “…… possono essere anche adibiti all’assistenza al Magistrato nell’attività istruttoria o nel dibattimento, con compiti di redazione e sottoscrizione dei relativi verbali”. Da un’attenta lettura si evince in maniera chiara ed inequivocabile che l’assistenza al magistrato è un’attività del tutto marginale e residuale che sicuramente non comprende tutti gli adempimenti post udienza di competenza delle figure professionali superiori.

Pertanto fermo restando l’illegittimità di qualsiasi ordine di servizio che obbliga gli assistenti giudiziari a svolgere gli adempimenti immediatamente successivi all’udienza, con particolare riferimento all’esecuzione dei provvedimenti “de libertate” si invita la Dirigenza ad individuare apposite turnazioni di personale di qualifica superiore per lo svolgimento degli adempimenti urgenti ed indifferibili conseguenti alle udienze con rito direttissimo.

La USB P.I. con l’occasione insiste affinché i responsabili di codesto Ufficio si adoperino perché tutto il personale, distaccato o comandato ad altre sedi, rientri immediatamente nel Tribunale di Roma stante l’altissimo numero di udienze giornaliere e la grave carenza di personale.

In attesa di un sollecito riscontro si porgono cordiali saluti.