Un'ennesima manovra... "Non metteremo le mani in tasca agli Italiani!"
Dopo le ritenute sulle malattie, le varie riforme pensionistiche succedutesi nel tempo, il decreto Brunetta con le sue sanzioni disciplinari, le pagelle dei dipendenti e le mirabolanti perfomance ed eccellenze, i lavoratori dovranno prepararsi agli effetti del decreto legge 78/2010 convertito in legge oggi.
Questa O.S. domanda ai governanti per quanto tempo dobbiamo pagare la crisi non causata dai dipendenti pubblici, come pensano gli stessi di risollevare l’economia e l’occupazione se i tagli continueranno a gravare sui lavorator, come verrà tutelato il potere di acquisto dei salari dal caro vita e dall’inflazione di fronte ad un blocco degli aumenti contrattuali che cesserà a partire dal 2014!
Di seguito elenchiamo le misure più rilevanti:
Art. 6 (comma 12): eliminazione del rimborso del 1/5 del prezzo della benzina super in caso di trasferta di tutto il personale contrattualizzato. Resta il precedente trattamento per il personale di magistratura, forze dell’ordine etc.
Art. 6 (comma 13): dal 2011 riduzione del 50 % rispetto alla spesa del 2009 delle spese di formazione della pubblica amministrazione. Il personale sarà sempre più costretto a ricorrere all’autoformazione.
Art. 6 (comma 14): dal 2011 spese per le auto blu inferiori del 20 % rispetto a quelle sostenute nel 2009. Appena il 20 %, le comodità non si toccano!
Art. 8 (comma 12): slittamento dei termini al 31.12.2010 per l’applicazione della normativa in materia di rischio da stress di lavoro. Per il lavoratori giudiziari, categoria considerata più a rischio, la predetta normativa slitta invece di ben 12 mesi.
Art. 9 (comma 1): il trattamento economico ordinariamente spettante ai pubblici dipendenti negli anni dal 2011 al 2013 compreso, non potrà essere superiore a quello spettante per l’anno 2010; si tratta del blocco assoluto degli stipendi per ben tre anni. Non sarà possibile nemmeno recuperare l’inflazione programmata.
Art. 9 (comma 4): i rinnovi contrattuali dei lavoratori dipendenti per il biennio 2008-2009 non potrà determinare aumenti retributivi superiori al 3,2 %. Eventuali eccedenze saranno oggetto di recupero.
Art. 9 (comma 8): solo a decorrere dal 2015 si potrà procedere ad assumere personale a tempo indeterminato, ma per una spesa pari a quella del personale cessato nel 2014. Trattasi di un ennesimo durissimo blocco delle assunzioni. Il personale cessato tra il 2011 ed il 2013 non sarà più rimpiazzato.
Art. 9 (comma 17): blocco del procedure contrattuali nel triennio 2011-2013.
Art. 9 (comma 21): eventuali progressioni di carriera o passaggi tra le aree non daranno luoghi ad aumenti economici fino al 31 dicembre 2013.
Art. 9 (comma 28): a decorrere dal 2011 le pubbliche amministrazioni potranno avvalersi di personale a tempo determinato, e con contratti flessibili, per una spesa pari al 50 % di quella sostenuta nell’anno 2009. Quanti lavoratori perderanno il posto?
Art. 12 (comma 1): dall’anno 2011 il trattamento pensionistico dei lavoratori dipendenti decorrerà dal 12° mese dalla data di maturazione dei requisiti. In luogo del sistema delle finestre viene creata una finestra “mobile” con un aumento del termine per andare in pensione.
Art. 12 (comma 10): A decorrere dal 2011 cessa l’applicazione del trattamento di fine servizio (TFS) e si applica anche ai pubblici dipendenti il trattamento di fine rapporto (TFR). Si tratta di un ennesimo taglio sul trattamento economico spettanti ai pubblici dipendenti al momento in cui essi saranno collocati a riposo.
Art. 12 (comma 12 bis): a decorrere dal 2015 i requisiti di età e della somma tra età e anzianità contributiva vengono incrementati ogni tre anni in base all’aumento della vita media determinato dall’ISTAT. Sostanzialmente, nel tempo, si potrà andare in pensione non prima di settanta anni.
Art. 12 (commi 12 septies – undicies) A decorrere dal 01 luglio 2010 tutte le ricongiunzioni pensionistiche saranno a pagamento.
In ultimo, per quanto concerne il Ministero della Giustizia, si segnala:
• che al fine di procedere all’assunzione di 500 magistrati gli importi del contributo unificato vengono aumentati del 10 %;
• che i fondi destinati al Ministero della Giustizia verranno ridotti come di seguito:
2011 -47.830.000
2012 -48.522.000
2013 -48.550.000