Videoconferenze: sollecito richiesta incontro

Roma -

USB ha inviato la prima richiesta di incontro il 5 luglio.

A tutt’oggi nessuna risposta da parte dei responsabili del Dicastero, che in perfetta continuità con chi li ha preceduti seguitano ad ignorare le richieste di chi rappresenta i lavoratori della giustizia.

Tra l’altro, cosa insolita ed anomala, le direttive pervengono dal Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, analisi statistica e politiche di coesione, che non ha nessun potere per impartire al personale del DOG, in generale e meno che mai nello specifico, compiti non previsti nelle mansioni di coloro che prestano attività di verbalizzazione in udienza.

Direttive che hanno ad oggetto “VIDEOCONFERENZE ex riforma Cartabia – Strategia attuativa e proposta di linee guida operative” e diffuse da poco tra il personale.

Altra anomalia che questa O.S. rileva è che nessun Capo dell’Ufficio o Dirigente amministrativo ha emesso ordini di servizio in tal senso, tutti si sono limitati a comunicare al personale la direttiva di cui sopra.

Il vademecum inviato addossa al Cancelliere e, si presume, a tutti coloro che assistono il magistrato in udienza, l’attività tecnica di videoregistrazione dei processi.

Evidentemente chi ha scritto non ha ben chiaro il delicato compito di chi verbalizza in udienza, in sostanza il Cancelliere, o chi per esso, è il notaio del processo e in tale qualità certifica e garantisce la regolarità di quanto avvenuto durante il processo.

Questa O.S.  sollecita una convocazione urgente o qualsiasi altro segnale utile a risolvere la situazione, dichiarando, sin da ora, che in difetto proclamerà lo stato di agitazione del personale amministrativo e che non esiterà a mettere in campo tutte le iniziative utili e necessarie a tutelare la dignità, i diritti e il rispetto dei lavoratori della giustizia.

In allegato le due note inviate all'Amministrazione