ANNO NUOVO, LOTTA NUOVA

Si è tenuta questa mattina presso il Ministero della Giustizia l’ennesima deludente riunione.

Ci aspettavamo che i rappresentanti dell’Amministrazione, per il tanto declamato quanto oscuro progetto di riforma della giustizia, presentassero ai sindacati una valida proposta per rimediare alle sempre più difficili condizioni di lavoro del personale giudiziario (potenziamento delle dotazioni organiche) e per garantire i loro sacrosanti e strameritati diritti (alla carriera ed al trasferimento nella sede richiesta).

Purtroppo nulla di tutto questo !!

Il Sottosegretario Caliendo ha esordito proponendo ai sindacati di calendarizzare un’agenda di incontri (cd. tavoli tecnici) per una tempestiva revisione del vigente Contratto Integrativo (entro il mese di febbraio), subordinando alla sottoscrizione del nuovo contratto la rideterminazione delle dotazioni organiche e lo sblocco dei trasferimenti; ha poi accennato alla necessità di riscrivere l’ordinamento professionale e le mansioni del personale giudiziario, fino al punto di affermare paradossalmente che per il buon andamento degli uffici l’assistenza alle udienze andrebbe garantita da tutti, finanche dai dirigenti e dai magistrati.

La RdB P.I. ha preliminarmente sottolineato che non esiste alcun legame tra il Contratto Integrativo e le già avviate procedure di trasferimento perché quest’ultime sono legittimamente disciplinate da uno specifico accordo sulla mobilità interna del personale al quale deve essere data immediata applicazione. Le regole vanno rispettate, ma ancora più rispetto meritano quei lavoratori che dopo aver ricevuto formale notifica del proprio trasferimento hanno già impegnato mezzi, risorse ed affetti familiari nella prospettiva di raggiungere la nuova sede di servizio.

La RdB P.I. ha poi fermamente dichiarato di non essere disposta a negoziare alcuna modifica del Contratto Integrativo fino a quando non verrà assicurata la progressione di carriera a tutto il personale giudiziario. Tale posizione sarà mantenuta con la coerenza che ci ha sempre distinto e per l’impegno assunto con tutti i lavoratori che hanno partecipato alle nostre azioni di lotta e di mobilitazione per la sacrosanta rivendicazione del diritto alla carriera.

Su specifica domanda di questa O.S. vi è poi stata la seccata replica del Sottosegretario consistita nella precisazione che il Governo, allo stato, non può effettuare alcun finanziamento a favore del personale giudiziario e, tantomeno, per la sua progressione di carriera…

Un film già visto: la solita riforma a costo zero e sulla pelle dei lavoratori, sempre più sfruttati e malpagati e, ancora una volta, mortificati nelle aspettative di carriera.

Prepariamoci alla lotta ed alla protesta !!