Applicazione temporanea del personale e rimborso delle spese inerenti l'utilizzo del mezzo proprio.
In Allegato il testo della Lettera.
OGGETTO: l’utilizzo del mezzo proprio.
Con circolare del 5 giugno 2010 codesto Capo Dipartimento ha informato tutti gli uffici giudiziari della novità introdotta dall’art. 6, comma 12, del decreto legge n. 78/2010 in tema di trattamento economico di missione dei dipendenti statali, ed in particolare del divieto di rimborso delle spese relative all’utilizzo del mezzo proprio.
E’ indubbio che la norma penalizza ulteriormente il personale giudiziario già massacrato, a causa del blocco delle assunzioni e del turn over, da decine di migliaia di provvedimenti di temporanea applicazione in uffici diversi da quelli di appartenenza e che si vedrebbe costretto ad utilizzare i mezzi pubblici con tutto ciò che ne consegue oppure a pagare di tasca propria la trasferta forzata.
La RdB P.I. – USB segnala l’irresponsabile comportamento dell’Amministrazione che, ancora una volta, si piega supinamente ai provvedimenti legislativi facendone ricadere il peso sulle spalle dei lavoratori, piuttosto che illustrare ai governanti cosa comporterebbe per la giustizia tale scelta.
Eppure l’amministrazione è perfettamente al corrente che, per rimediare alla sempre più crescente carenza di organico, i Presidenti delle Corti d’Appello ed i Procuratori Generali ricorrono ormai sistematicamente (e sempre più spesso anche in violazione dell’accordo sulla mobilità interna del 27-3-2007) all’istituto dell’applicazione temporanea del personale obbligandolo, talvolta anche in modo discontinuo, a svolgere la propria prestazione lavorativa in sedi giudiziarie distanti dal luogo di residenza e senza idonei collegamenti di trasporto pubblico.
Tra l’altro l’Amministrazione in maniera del tutto arbitraria non riconosce come normale attività di lavoro il tempo occorrente per raggiungere una sede di servizio diversa dalla propria.
Con la stessa solerzia adoperata per segnalare questo ulteriore provvedimento peggiorativo per i lavoratori, ci saremmo aspettati dal Dott. Birritteri un contestuale “suggerimento” ai Capi degli Uffici distrettuali di sospendere o, quanto meno, di limitare per il futuro l’adozione di provvedimenti di applicazione alle situazioni di grave eccezionalità; ciò per dimostrare un minimo di sensibilità nei confronti di lavoratori sempre più vessati e sfruttati.
Chissà se coloro che hanno la responsabilità di gestire il Ministero della Giustizia sono al corrente (anche se è legittimo dubitarne visto che per i propri spostamenti di lavoro e non, dispongono di macchine di servizio con relativo autista), che in alcune regioni segnalandone solo due, per semplificare, la Sicilia e la Sardegna, i mezzi pubblici di collegamento sono inesistenti oppure lenti come “lumache”.
In queste circostanze, neanche tanto rare, cosa dovrebbero fare i lavoratori: passare l’orario di lavoro sui mezzi pubblici per poi tornare a casa oppure regalare all’amministrazione ore di tempo che verranno sottratte alla famiglia?
I lavoratori giudiziari non possono e non vogliono pagare le scelte scellerate operate negli anni sulla drastica riduzione delle piante organiche che, nel tempo, hanno determinato lo svuotamento di interi uffici giudiziari, alcuni di essi risultano privi completamente di personale.
La RdB P.I. – USB pertanto chiede un incontro immediato sulla materia: per meglio illustrare le ricadute del provvedimento e per regolare in maniera adeguata la corsa sempre più sfrenata all’istituto dell’applicazione, avvertendo che in difetto non esiterà a sostenere e mettere in campo azioni di lotta in grado di tutelare i diritti dei lavoratori.
In attesa di un sollecito riscontro si porgono cordiali saluti.