CONTRATTO INTEGRATIVO: L'ORA DELLA VERITA'

Il prossimo 10 luglio l’Amministrazione ha convocato le OO.SS per riaprire le danze sul nuovo contratto integrativo.

La RdB non farà altro che ribadire con coerenza le proprie posizioni: nessun contratto integrativo può essere sottoscritto, fino a quando non verrà assicurata la progressione di carriera di tutto il personale giudiziario; ciò anche in considerazione dei devastanti effetti della Legge 133/08 e dell'ultimo decreto di attuazione della legge 15, il quale prevede:

 

  1. Le progressioni all’interno della stessa area avvengono secondo principi di selettività, in funzione delle qualità culturali e professionali, dell’attività svolta, dei risultati conseguiti.;
  2. Per l’accesso alle posizioni economiche apicali nell’ambito delle aree, il 50% dei posti va riservato a concorso pubblico sulla base di un corso concorso bandito dalla Scuola superiore della P.A.;
  3. Le progressioni tra le aree avvengono tramite concorso pubblico. L’amministrazione può riservare max il 50% dei posti al personale interno provvisto del titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno;

 

La RdB ritiene invece che TUTTI i LAVORATORI debbano essere risarciti con il nuovo contratto integrativo come richiesto da ben 10 anni, ciò anche per svuotare le risorse del FONDO UNICO che sarà destinato ad improbabili progetti di meritocrazia.

 

Anche per questo è stato proclamato lo sciopero generale del 3 Luglio, di tre ore a fine turno, a cui i lavoratori della giustizia devono aderire perchè se il decreto Brunetta verrà approvato, dovranno rinunciare ad ogni ipotesi di carriera e prenderanno solo le briciole del FONDO UNICO, già pesantemente decurtato dalla 133/2008.

Oggi, anche altri, hanno questa idea, con tante belle proposte, peccato che quando poi seggano ai tavoliche contano, si accontentino delle briciole.

A questi altri lasciamo le chiacchiere, poiché è bene ricordare che se i lavoratori sono fermi al palo da 10 anni, sia come carriera e stipendio, qualche sindacato giallo avrà pure le sue responsabilità.

 

3 LUGLIO SCIOPERO GENERALE DI 3 ORE